Buoni spesa confermati anche nel 2023, ma c’è una novità

Anche per il prossimo anno sono confermati gli aiuti per fare la spesa, erogati in favore dei cittadini e delle famiglie in difficoltà.

La Legge di bilancio 2023 ha confermato l’emissione della Carta acquisti e della Carta risparmio spesa. Si tratta di due misure approvate dall’esecutivo Meloni, che hanno delle sostanziali differenze, pur essendo entrambe due sostegni economici.

Aiuti per fare la spesa
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Dopotutto, la crisi economica proseguirà anche il prossimo anno. Per questo motivo, il Governo ha prorogato gli aiuti per fare la spesa, con lo scopo di offrire un sostegno economico concreto a famiglie e cittadini in difficoltà.

Sia la Carta acquisti 2023 che la Carta risparmio spesa rappresentano i due sostegni economici voluti dal governo Meloni e inseriti in Legge di bilancio.

Tuttavia, non mancano le differenze tra le due carte. Scopriamo quali sono caratteristiche che le contraddistinguono.

Aiuti per fare la spesa anche nel 2023

La Carta acquisti 2023 è un sostegno erogato in favore dei tutori di bambini con meno di 3 anni di età. Per poter ottenere la carta acquisti 2023 è necessario rispettare i requisiti anagrafici previsti dalla disciplina, ma anche i requisiti reddituali ISEE. Infatti, i cittadini che hanno un ISEE inferiore a 15.000 euro possono beneficiare del sussidio Carta acquisti.

La carta Risparmio, invece, è una novità della Legge di bilancio 2023. Anche in questo caso, però, si tratta di un sussidio erogato in favore dei cittadini e dei nuclei familiari con ISEE non superiore a 15.000 euro. Tuttavia, il beneficiario deve versare in una situazione di disagio economico o in uno stato di bisogno.

Scopriamo quali sono le caratteristiche specifiche di ogni misura.

Carta Acquisti 2023: confermato l’aiuto per chi è in difficoltà

La carta acquisti è una misura prevista anche per il 2022 e che sarà prorogata per il prossimo anno, grazie all’inserimento in Legge di bilancio.

Il sostegno economico è uno strumento di pagamento erogato in favore dei cittadini in difficoltà economica. Si tratta, dunque, di una carta prepagata sulla quale l’INPS, bimestralmente, accredita 80 euro (40 euro per ogni mese).

Il credito può essere utilizzato dal cittadino o dal nucleo familiare per acquistare:

  • farmaci
  • medicinali
  • prodotti alimentari
  • pagare le utenze domestiche.

Per beneficiare di questa misura è necessario essere tutori di bambini con meno di 3 anni o avere un’età superiore a 65 anni.

Con la Legge di bilancio 2023 la misura è stata potenziata. Di fatto, il Governo ha aumentato la soglia ISEE che dà accesso alla Carta acquisti. Infatti, per tutto il 2022, è stato possibile accedere alla misura con un indicatore ISEE di 7.120,39 euro per il cittadino tutore di un bambino con meno di 3 anni e il cittadino in età compresa tra 65 e 70 anni.  Oppure 9.493,86 euro di ISEE, per i soggetti con più di 70 anni.

Il governo Meloni però ha deciso di incrementare il tetto ISEE, facendolo salire a 20.000 euro.

Ad ogni modo, per accedere la misura è necessario rivolgersi a Poste italiane e compilare i moduli che vengono annualmente pubblicati sui siti ufficiali di Poste, INPS e Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Carta Risparmio spesa: una novità per il 2023

La Legge di bilancio 2023, oltre a prorogare la misura di sostegno economico alle famiglie, ovvero Carta acquisti, introdurrà una novità. Ci stiamo riferendo a Carta risparmio spesa, che permetterà ai cittadini con ISEE non superiore a 15.000 euro di ottenere un sostegno economico.

La misura in questione viene erogata dal Comune di residenza, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento. Per questo motivo, dopo la pubblicazione della legge in Gazzetta Ufficiale, il Ministero dell’Economia e delle Finanze dovrà emanare un decreto attuativo che disciplina la misura.

È, dunque, chiaro che bisognerà attendere almeno fino al mese di febbraio 2023 per avere novità in merito alla misura.

Ad ogni modo, la Carta risparmio spesa 2023 dovrebbe essere piuttosto simile alla carta acquisti. Dunque, la somma di denaro accreditata potrà essere utilizzata per l’acquisto di prodotti alimentari nei punti vendita aderenti.

Tuttavia, in questo caso, il cittadino dovrà inviare la richiesta al Comune di residenza che eseguirà una selezione sulla base di diversi parametri.

Sebbene il decreto attuativo non sia ancora stato emesso è ipotizzabile che il sussidio economico potrà essere erogato in favore dei cittadini con ISEE inferiore a 15.000 euro.

Tuttavia, l’ISEE non sarà l’unica discriminante per l’erogazione del sostegno.

Con ogni probabilità, ad influire ci sarà anche il reddito del cittadino o del nucleo familiare e la valutazione del reale è stato di bisogno del richiedente.

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