F1, Alonso fa a pezzi il suo ex team: l’Alpine non ha speranze?

Il neo pilota dell’Aston Martin, Fernando Alonso, ha demolito la sua ex squadra. Lo spagnolo ha usato parole taglienti per ricordare un evento piacevole.

Ci risiamo, è sempre il solito Fernando Alonso. Il bicampione del mondo, nell’arco della sua lunga carriera in F1, ha sparato a zero, praticamente, su tutti. L’unico team con cui si era lasciato bene era proprio quello che lo aveva reso campione del mondo nel 2005 e nel 2006. La Renault, oggi chiamata Alpine, lo ha accolto con entusiasmo dopo 2 anni lontani dal circus.

Fernando Alonso (ANSA)
Fernando Alonso (ANSA)

Scontato? Non proprio, anche perché le porte dei top team erano tutte chiuse a doppia mandata. Dopo i rapporti burrascosi in McLaren, lo spagnolo si era fatto terra bruciata negli anni precedenti. La Red Bull Racing, motorizzata con le Power Unit giapponesi, non avrebbe mai favorito l’ingaggio di Fernando. In Ferrari ha lasciato i cocci, dopo aver sfiorato per ben due volte il titolo mondiale, nel 2010 e nel 2012. Nonostante siano trascorsi 10 anni il nativo di Oviedo, pur avendo ragione su tante cose, non è ricordato con affetto da una parte della tifoseria. Sebbene sia andato ad un passo dal conquistare un riconoscimento iridato, molto più di quanto abbia fatto Vettel, i suoi atteggiamenti non sono stati dimenticati.

Stanco di arrivare secondo, le sue successive scelte di carriera lo hanno portato al massimo a concludere al nono posto della graduatoria in altre squadre. Alonso rimarrà sempre lo stesso, a maggior ragione con l’avanzare dell’età. A livello di talento puro sarebbe potuto diventare il driver con più titoli e vittorie all’attivo. Alla fine il circus è anche fortuna. Per una manciata di punti l’asturiano ha perso tre titoli mondiali. Avrebbe di sicuro, nell’ambiente giusto, conseguito record su record, ma la sua fama lo ha preceduto. Se, da una parte, il suo carattere lo ha limitato, Alonso si è dimostrato contento di essere diverso da tutti gli altri.

Le sue scaramucce infinite con Lewis Hamilton, i suoi epici team radio, le sfuriate ai giornalisti, il #14 è un pilota fuori dalla norma. Lo si può amare o, al contrario, detestare. Gli atteggiamenti, in alcuni casi, sono stati di cattivo gusto. Il noto “GP2 Engine” per come sono andate in seguito le cose fu un errore madornale. La Honda in F1 è tornata a vincere, mentre Alonso è tornato, ma per subire anche l’umiliazione di terminare alle spalle del suo giovane compagno di squadra. E’ accaduto a tanti altri grandi in passato, ma forse in quel momento si può anche scegliere di lasciare spazio ai giovani.

Fernando Alonso, che bordata all’Alpine

Fernando Alonso, invece, dopo aver perso il braccio di ferro nel 2022 con Ocon, ha scelto di proseguire la sua avventura in F1 nel team Aston Martin. Nella squadra inglese, invece, il trentacinquenne Vettel, grande ex rivale dello spagnolo, ha preferito farsi da parte. L’AM ha chiuso la stagione al settimo posto della graduatoria con meno della metà dei punti dell’Alpine. E’ l’ennesimo passo indietro della carriera di un fenomeno che non è riuscito a lasciarsi bene nemmeno con la squadra francese. Alonso ha iniziato a mal tollerare i comportamenti in pista di Ocon e, sin lì, ci può stare ma ha rilasciato dichiarazioni che vanno ben oltre la rivalità interna con l’ex compagno di squadra.

Non abbiamo ottenuto una vittoria nel 2022 perché quello che è successo in Ungheria lo scorso anno non si ripeterà tra cent’anni. È stata una coincidenza“, ha dichiarato a Marca lo spagnolo. Di sicuro ci furono una serie di fortunati eventi, ma Ocon fu molto bravo a portare a casa la sua prima vittoria. Alonso contribuì al trionfo del teammate, difendendosi dagli attacchi di Hamilton. Quest’ultimo, in piena bagarre con Max Verstappen, non riuscì a riprendere il francese dell’Alpine. Il bicampione asturiano ha lasciato intendere che la monoposto francese non è stata abbastanza competitiva e non lo sarà nemmeno in futuro. Il 2022 non ha rappresentato quella rivoluzione, come molti pensavano.

Solo Lando Norris, ad Imola su McLaren Mercedes, è riuscito a rompere l’egemonia di Red Bull Racing, Ferrari e Mercedes, cogliendo un podio. L’Alpine, invece, non ha alzato al cielo nemmeno un trofeo. “Forse in Canada e in Australia abbiamo avuto la possibilità di salire sul podio, ma non ci siamo concretizzati per colpa nostra“, ha aggiunto Alonso. Da quando è tornato in F1 lo spagnolo è andato a podio solo in Qatar. Per la prima volta, complici anche numerosi problemi tecnici, Alonso ha terminato la stagione alle spalle del suo teammate. Gli uomini di Otmar Szafnauer hanno chiuso una annata avara di soddisfazioni, al quarto posto della graduatoria costruttori. Tra i piloti, Ocon è arrivato ottavo con 92 punti, mentre Alonso è arrivato nono con 81 punti.

Il quarto posto tra nella classifica dei team non ha esaltato Alonso. Quest’ultimo è tornato in F1 con obiettivi diversi. “Quando non stai lottando per il campionato, essere quarto o quinto non cambia molto“, ha chiosato Alonso. Parole pesanti dello spagnolo che, a 41 anni, vorrebbe ritirarsi con un risultato di alto profilo, ma ha firmato per Aston Martin e non per un top team abituato a lottare per podi e vittorie.

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