Percentuale invalidità per legge 104: l’aliquota necessaria per percepire l’accompagnamento

Oggi scopriremo qual è la percentuale invalidità per legge 104, che permette di ricevere un assegno mensile e le agevolazioni.

La legge 104 è la normativa che tutela le persone affette da disabilità grave. Lo scopo della legge è quello di garantire integrazione lavorativa e sociale alle categorie più fragili.

Percentuale invalidità per legge 104
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I benefici concessi dalla legge 104 sono indirizzati sia in favore del soggetto disabile che dei familiari che lo assistono e se ne prendono cura.

In linea generale, l’invalidità è una condizione che determina una ridotta capacità dell’autonomia del soggetto. La normativa italiana prevede diverse tipologie d’invalidità e altrettante percentuali.

Il soggetto affetto da disabilità deve sottoporsi ad una visita medica, dell’ASL competente, che serve proprio a definire la percentuale di invalidità. Grazie a tale percentuale d’invalidità è possibile accedere ai benefici concessi dalla legge 104.

Inoltre, sempre grazie alla determinazione della percentuale d’invalidità, la legge riconosce l’assegno di invalidità e l’eventuale indennità di accompagnamento.

Ma qual è la percentuale che dà accesso alla prestazione economica mensile?

Percentuale invalidità per legge 104: facciamo chiarezza

In base a quanto stabilito dalla normativa italiana il soggetto affetto da una percentuale d’invalidità del 34% può beneficiare delle agevolazioni e delle detrazioni fiscali previste dalla legge 104. Tuttavia, occorre distinguere il termine invalidità dal termine handicap.

Si parla di invalidità quando un soggetto ha una patologia che rientra nelle tabelle stabilite dalla legge. In base a quanto incide la malattia sulla sua capacità lavorativa, è possibile assegnare una percentuale d’invalidità.

L’handicap, invece, è una condizione svantaggiosa che determina problemi nell’apprendimento e problemi di tipo relazionale, in ambito lavorativo e sociale.

Generalmente per assegnare una percentuale di invalidità ad un soggetto si prende in considerazione la difficoltà a cui questo va incontro nello svolgimento delle normali attività di vita quotidiana.

Dunque, il medico che sottopone il soggetto alla visita, per l’assegnazione della percentuale di invalidità, ha il compito di valutare quanto un soggetto sia indipendente. Il punteggio va da zero a cento e può cambiare nel corso del tempo.

Il soggetto definito non autosufficiente ha un’invalidità riconosciuta al 100%. Ciò vuol dire che la persona in questione non è in grado di svolgere le attività di vita quotidiana senza essere aiutato da un altro soggetto. In questo caso, dunque, la legge riconosce anche l’indennità di accompagnamento.

Un errore piuttosto comune è quello di credere che il soggetto a cui è riconosciuta l’indennità di accompagnamento abbia anche diritto alla legge 104. Non è così.

Di fatto, per accedere ai benefici concessi dalla legge del 1992 è necessario essere esaminati da una commissione medico legale.

Come fare domanda per la legge 104?

Per ottenere le agevolazioni e i benefici riconosciuti dalla legge 104 in favore dei soggetti disabili gravi è necessario presentare un’apposita domanda. Dunque, il riconoscimento della legge 104 non è automatico.

Il soggetto interessato deve presentare richiesta all’istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ovvero all’INPS.

L’iter per il riconoscimento della legge 104 prevede i diversi step.

Innanzitutto, è necessario recarsi dal proprio medico curante per farsi rilasciare un certificato unico. Tramite questo documento è possibile inoltrare domanda online all’istituto previdenziale.

A questo punto, il richiedente sarà convocato a visita per l’accertamento della condizione di invalidità.

Dopo la visita, la commissione medica si riunisce e emette un verbale in cui è indicata la percentuale d’invalidità riconosciuta.

In base a quanto riportato sulla certificazione, il soggetto saprà se gli è stata riconosciuta la legge 104.

Il riconoscimento della legge 104 non determina necessariamente l’erogazione di un assegno economico mensile o dell’accompagnamento.

Tuttavia, il soggetto titolare di legge 104 ha diritto ad una serie di permessi e congedi retribuiti, esenzioni del ticket, esenzione al pagamento del bollo auto, IVA agevolata al 4%, detrazioni Irpef al 19%, etc.

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