Buoni fruttiferi postali e libretti con interessi pazzeschi: è questa la verità poco conosciuta

I buoni fruttiferi postali e libretti sono strumenti di risparmio emessi da Cassa depositi e prestiti. Scopriamo cosa c’è dietro.

Cassa depositi e prestiti è l’emittente dei buoni fruttiferi postali e dei libretti di risparmio emessi da Poste Italiane. Il gruppo CDP riesce a coniugare al meglio capacità finanziarie ed industriali. Attraverso le loro competenze riescono a promuovere la crescita e l’occupazione, offrendo un concreto sostegno all’innovazione e alla competitività delle imprese e delle infrastrutture del territorio.

Buoni fruttiferi postali e libretti
Internet tutto gratis

Per i risparmiatori, CDP ha messo a disposizione diversi strumenti garantiti dallo Stato Italiano. Ci stiamo riferendo i buoni fruttiferi postali e ai libretti postali.

Buoni fruttiferi postali e libretti: di cosa si tratta

I buoni fruttiferi postali sono strumenti di risparmio emessi da cassa depositi e prestiti e che possono essere sottoscritti dal risparmiatore presso gli uffici postali o online. Grazie a questa forma di risparmio è possibile finanziare le iniziative di crescita e promozione di enti, aziende e privati.

In questo modo, i progetti diventano realtà, sia in Italia che all’estero, facendo crescere l’economia, il benessere e le risorse del Paese.

I libretti postali emessi da Cassa depositi e prestiti rappresentano un’ottima scelta per far crescere i propri risparmi in sicurezza. Questi strumenti sono garantiti dallo Stato italiano e non prevedono costi di sottoscrizione, gestione o chiusura. Fatta eccezione per gli oneri fiscali.

Chi invece opta per i buoni fruttiferi postali emessi da Cassa depositi e prestiti sceglie un modo semplice per proteggere i risparmi.

Con i buoni fruttiferi postali il risparmiatore gode di una tassazione agevolata al 12,50%. I BFP non prevedono alcun costo di sottoscrizione o per la gestione del rimborso del capitale. Fatta eccezione per gli oneri fiscali.

Il capitale investito con i buoni può essere rimborsato in qualsiasi momento, fino alla scadenza del termine di prescrizione decennale.

Caratteristiche di un libretto postale

Il libretto di risparmio postale è uno strumento che può essere intestato a più persone fisiche, in un numero non superiore a 4. A partire dal 31 ottobre 2024, non è possibile cointestare il libretto postale tra soggetti maggiorenni e minorenni, né tra più minorenni.

Il libretto postale non prevede costi di sottoscrizione o gestione. Tuttavia per ottenere il duplicato del libretto cartaceo è necessario pagare 1,55 euro.

I versamenti in contanti e prelievi possono essere eseguiti presso qualsiasi ufficio postale. Ma il versamento di assegni può essere effettuato solo presso l’ufficio postale di radicamento del libretto.

Inoltre, i versamenti possono essere eseguiti in denaro contante tramite negoziazione al dopo incasso, con assegni bancari o circolari. Per quanto riguarda i prelievi, questi possono essere effettuati mediante l’utilizzo della carta libretto presso gli sportelli automatici ATM, con il marchio Postamat, entro i limiti di €600 al giorno e €2500 al mese.

Caratteristiche del buono fruttifero postale

Il buono fruttifero postale può essere messo sia in forma cartacea che dematerializzata. Nel primo caso il titolare di buono fruttifero sottoscrive un titolo cartaceo da presentare all’ufficio postale all’atto del rimborso. Ricade, dunque, sul sottoscrittore la responsabilità di custodia del titolo. Questa tipologia di buoni può essere emessa con tagli da €50 e multipli.

Nella versione dematerializzata, la sottoscrizione è rappresentata da una scrittura contabile. Per sottoscrivere un buono dematerializzato è necessario che esista un conto di regolamento, ovvero un libretto di risparmio postale o un conto corrente BancoPosta.

Anche per questa tipologia di buoni, le missioni avvengono per tagli da €50 e multipli.

Il buono fruttifero postale può essere cointestato tra più soggetti in un numero non superiore a 4. Coloro che sono in possesso di un buono cartaceo hanno la possibilità di sostituirlo con uno dematerializzato, seguendo le indicazioni previste da Poste.

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