Nuovo ritiro alimentare coinvolge confezioni di formaggio. Scopriamo il prodotto incriminato e la causa del richiamo.
Il Ministero della Salute avvisa i consumatori di un nuovo richiamo dagli scaffali dei supermercati. Si tratta di un lotto di pecorino stagionato.
Siamo in presenza di un nuovo richiamo dai supermercati. La lista dei prodotti incriminati diventa quasi quotidianamente più lunga. Da una parte i consumatori devono ritenersi fortunati dato che le segnalazioni significano controlli accurati. Dall’altra parte sono preoccupati per la presenza di così tante contaminazioni e si chiedono in quanti casi eventuali rischi non vengano scoperti e cibo potenzialmente pericoloso per il nostro organismo finisce sulle nostre tavole. Ossido di etilene, salmonella, frammenti di vetro, escherichia coli e Listeria, le cause dei ritiri sono molteplici, alcune delle quali molto rischiose per le persone. La Listeria, ad esempio, non è nuova ai richiami alimentari e solo pochi mesi fa ha causato anche delle morti nella nostra penisola. Insomma, l’attenzione deve essere sempre alta. I cittadini devono conoscere quali prodotti non consumare e rispettare le modalità di cottura dei cibi per ridurre al minimo un rischio di contaminazione.
Formaggio ritirato, il lotto incriminato
Il Ministero della Salute ha comunicato il ritiro a scopo precauzionale del formaggio pecorino stagionato al tartufo del marchio Deluxe, in vendita da LIDL. Le confezioni oggetto di richiamo sono quelle da 180 grammi con termine ultimo di conservazione il 19 marzo 2023.
Lo stabilimento produttore è Rocca Toscana Formaggi Srl riconoscibile dal codice identificativo IT0929CE, sito ad Arezzo in via Puccini 79. Il numero di lotto da non consumare è TA222744, commercializzato da LIDL Italia. I cittadini che hanno acquistato il prodotto non devono assolutamente consumarlo ma riconsegnarlo al punto vendita e chiedere il rimborso della spesa, senza presentare lo scontrino fiscale.
Listeria, un rischio da non sottovalutare
Causa del ritiro del formaggio la possibile presenza di Listeria monocytogenes. L’infezione può manifestarsi in forma di gastroenterite con incubazione media di 24 ore oppure in forma sistemica invasiva che comporta meningite, sepsi e meningoencefalite. La forma invasiva ha un’incubazione di circa dieci giorni ma può arrivare fino ad un mese. Mette seriamente a rischio le persone soprattutto i soggetti fragili, con sistema immunitario compromesso, i pazienti oncologici, diabetici, i neonati, le donne in gravidanza e gli anziani.
I sintomi da riconoscere sono febbre, nausea, diarrea, dolori muscolari. Se la Listeria si diffonde nel sistema nervoso la sintomatologia riporta cefalea, irrigidimento del collo e confusione. Per la pericolosità del batterio il Ministero della Salute invita i cittadini a prestare molta attenzione.