Le aree di servizio in autostrada saranno chiuse per sciopero a partire dalla serata di oggi 13 dicembre fino a venerdì 16.
Saranno giornate molto intense per gli automobilisti che dovranno fare il pieno prima di entrare in autostrada.
Lo sciopero dei benzinai è stato confermato e dalle 22.00 di martedì 13 dicembre alle ore 22.00 di venerdì 16 dicembre le aree di servizio resteranno chiuse. L’agitazione nasce dalla volontà di far sentire chiara la propria voce di disapprovazione al Governo. Gli operatori del settore, poi, si aspettavano una chiamata una volta annunciato lo sciopero ma così non è stato. Mettono in dubbio, dunque, la voglia dell’esecutivo di trovare un dialogo con le parti in causa per risolvere i problemi prima di arrivare ad una mobilitazione generale. Le accuse si rivolgono in modo particolare a Matteo Salvini che durante la campagna elettorale ha sottolineato più volte come occorresse un freno all’aumento del prezzo del carburante. Ora, invece, solo silenzio. Ad affermarlo Alessandro Zavalloni, segretario nazionale della Fegica Cisl.
Aree di servizio chiuse, i motivi della protesta
Zavalloni spiega come si è giunti alla decisione di scioperare. Le recriminazioni risalgono a diversi anni fa, al 1999 esattamente. Dalla privatizzazione delle autostrade, infatti, secondo gli operatori del settore la situazione è andata sempre peggiorando. Nessun cambiamento migliorativo è stato inserito nella bozza del DL ministeriale a parte l’aggiunta di un terzo bando per le colonnine elettriche.
I sindacati, invece, richiedono a gran voce la razionalizzazione della rete seppur in contrasto con i loro principi. Purtroppo solo riordinando il settore sarà possibile per risolvere le inefficienze del settore stesso. Con riferimento alle aree di servizio, poi, Zavalloni aggiunge come siano il biglietto da visita di una nazione. Non possono, dunque, essere lasciate allo sbando. Lo Stato deve monitorare l’operato di chi le ha in gestione ma soprattutto deve verificare la correttezza dei bandi in modo tale che servizi e ristorazione offerti agli utenti siano all’altezza della nostra nazione.
Le richieste del sindacato
Secondo Zavalloni il Governo deve stilare un nuovo Decreto che aggiorni i bandi e definisca un modello predefinito da seguire per le concessioni. Il sindacato propone, ad esempio, royalities fisse per ogni tratta individuate dal Ministero. Inoltre un’area di servizio ogni 25 chilometri è un dispendio economico evitabile. Le macchine di oggi consentono con un pieno di compiere una tratta molto lunga, a cosa servono così tante zone rifornimento? Le richieste di Zavalloni sono chiare, le questioni da risolvere sono state definite, ora sta al Governo trovare tempo e modo per dialogare con gli operatori del settore. Nel frattempo ricordiamo di rifornire la macchina di carburante perché lo sciopero in autostrada inizierà tra poche ore.