Ancora sanzioni contro la Russia, Putin ‘risponde’ con l’Atomica

Prosegue il conflitto in Ucraina, la Russia a oggi non intende fermarsi. L’Ue è pronta a scagliare un nuovo pacchetto di sanzioni.

Putin appare come sempre ostinato e caldeggia ancora una volta il nucleare.

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In arrivo il nono pacchetto di sanzioni nei confronti del Cremlino. A parlarne la presidente della Commissione dell’Unione Europea. Difatti Ursula von der Leyen ha spiegato sinteticamente i contenuti.

La Russia non si ferma, nemmeno le sanzioni

Ai russi sarà sbarrato ogni accesso a qualsivoglia tipologia di droni o mezzi aerei privi di pilota. La proposta dell’Unione Europea consta nel precludere ogni export diretto di motori per droni verso Mosca e qualsiasi esportazione diretta su Paesi terzi, si pensi all’Iran, che potrebbero procurare mezzi a Putin.

Il comunicato è della presidente della Commissione Ue. Difatti Ursula von der Leyen ha spiegato sinteticamente i contenuti delle sanzioni stabilite nei confronti della Russia. Putin perpetua nel seminare morte e distruzione in Ucraina. Ragion per cui l’Unione Europea non può che sostenere il popolo ucraino e far scontare al Cremlino le sue scellerate e criminose azioni. In arrivo, quindi, la nona tranche di sanzioni.

A prendere la parola anche Josep Borrel, ai vertici dell’Unione Europea per la politica estera e la sicurezza. L’alto rappresentante ha chiarito come le disposizioni colpiranno con decisione la potenza bellica russa, il comparto militare e della difesa.

Non solo a pagare dazio anche le imprese produttrici di dotazioni ed equipaggiamenti militari o quanti stiano programmando offensive missilistiche che pongono come obiettivo i civili e le installazioni civili, violando pesantemente il diritto internazionale.

Nuovi aiuti economici per l’Ucraina da parte dell’Ue

A completamento delle azioni di supporto europeo a Kiev vi è anche altro. La Commissione avrebbe predisposto un prelevamento di 500 milioni di euro da un prestito vigente onere con termine nel 2052 per l’Amf, il programma di soccorso macrofinanziario dell’Unione Europea per lo Stato ucraino.

500 milioni di euro per il popolo ucraino sono l’ultima quota della pianificazione straordinaria di Amf  che la Commissione sta garantendo al Paese per l’anno in corso in seguito al divampare del conflitto scatenato da Putin in febbraio.

Conclusa tale iniziativa, nel 2022 la Commissione avrà garantito agli ucraini un sussidio Amf per un complessivo pari a 7,2 miliardi di euro con l’erogazione di titolo a reddito fisso, una volta accettato.

Dalla Russia le solite minacce di Putin

Se da un lato prosegue il sostegno europeo e occidentale a Zelensky e al popolo ucraino, dall’altro, l’autocrate Putin, con ogni probabilità a seguito dei raid di droni ucraini nei riguardi di bersagli in territorio russo, ha proclamato le solite avvisaglie di conflitto atomico.

La Federazione Russa, a sua detta, vorrebbe perseguire alternative pacifiche, ma se non vi fossero alternative ricorrerà a ogni mezzo per la sua tutela e sopravvivenza. La miglior difesa è l’attacco, da febbraio sembrerebbe essere questa la filosofia del “pacifico” padrone della Russia.

Putin elenca anche i risultati della sua guerra, come la conquista di nuovi territori o la presa del Mare di Azov, le cui acque sono ormai completamente russe. Non manca una invettiva diretta alle Ong, accusare di essere mezzo di ascendente sulla politica interna e nella fattispecie di altri Stati dell’ex Urss.

Ma i conti, quelli veri, si faranno al termine, “caro” Putin.

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