Il prossimo anno sarà all’insegna di ferie e ponti 2023. Con 4 festività è possibile stare a casa per ben 32 giorno, nel corso dell’intero anno.
Dall’Epifania alla Festa del Lavoro, da Ognissanti all’Immacolata, il 2023 regalerà ponti per un totale di 32 giorni di riposo da lavoro.
Alcuni anni i lavoratori si “mordono le mani” guardando il calendario delle festività. Perché magari molte cadono di sabato o di domenica. Quando accade ciò i dipendenti devono rinunciare a giorni di riposo e si prospetta un anno più stancante e impegnativo.
Ma il 2023 è (quasi) l’anno perfetto per i dipendenti che, non solo, non dovranno rinunciare a giorni di riposo, perché la maggior parte delle festività cadono in una giornata lavorativa, ma anche perché, in 4 casi, si può approfittare per fare ponti.
Ed è così che con 4 festività si può arrivare ad un riposo complessivo di 32 giorni. Non male.
Ferie e ponti 2023: tanto riposo per i dipendenti
Il prossimo anno con 4 festività si ottengono 32 giorni di riposo. Non è una magia e nemmeno una proposta in sconto, semplicemente è il risultato di una combinazione di giorni che renderà felici molti lavoratori.
Ovviamente il discorso delle ferie e dei ponti interessa solo i dipendenti, sia del settore pubblico che del settore privato.
Le festività, lo ricordiamo, sono delle giornate di riposo forzato e obbligatorio, compatibilmente con la tipologia di lavoro e il settore in cui si opera. Ad esempio, i lavoratori del settore turistico difficilmente rispettano le chiusure da calendario.
Ad ogni modo, la regola vuole che quando un lavoratore presta la sua opera in un giorno di festa, la giornata gli vanga retribuita come se fosse doppia o prevedendo una maggiorazione (in base a quanto stabilito dal CCNL). Se, invece, la festività cade di domenica, il lavoratore ha diritto ad una maggiorazione in busta paga (un giorno di paga in più) per non aver potuto godere del giorno di riposo.
Il calendario del prossimo anno sorride ai lavoratori
Dando un’occhiata al calendario del prossimo anno, si vedono 4 festività che potrebbero offrire fino a 32 giorni di riposo.
Stiamo parlando dell’Epifania, della Festa del Lavoro, della Festa della Repubblica e dell’Immacolata.
Si inizia proprio a gennaio a beneficiare di questa combinazione fortunata. L’Epifania 2023 cade di venerdì, dando accesso ad un ponte di tre giorni che comprende inevitabilmente il sabato e la domenica.
La festa del 1° maggio, ovvero la festa del Lavoro, nel 2023 cade di lunedì e, anche in questo caso, scatta un inevitabile ponte di 3 giorni con il sabato e la domenica precedenti.
Il mese successivo, i lavoratori assisteranno alla stessa “magia” con la Festa della Repubblica che, nel 2023, cade di venerdì legandosi, come è prevedibile, al sabato e alla domenica.
Anche Ferragosto (15 agosto) potrebbe regalare una gioia a chi lavora in quel periodo. Dopotutto, la festa di metà agosto cade di martedì e potrebbe legarsi al lunedì e al week end precedente. Un’ottima occasione per organizzare una “fuga” estiva.
Poi dobbiamo spostarci di diversi mesi e arrivare a novembre quando, la Festa di Ognissanti regalerà ai lavoratori un’altra gioia. Il giorno destinato alla commemorazione dei defunti, nel 2023, cadrà di mercoledì ma in questo caso è piuttosto difficile ipotizzare un ponte. In caso contrario, si tratterebbe del ponte più lungo del 2023, con oltre 5 giorni di risposo.
Ma ecco che arriva l’Immacolata (venerdì 8 dicembre), a regalare l’ultima gioia dell’anno.