Sciroppi per la tosse, stop alla vendita: cosa sta accadendo

Gli sciroppi per la tosse con folcodina non saranno più commercializzati in Europa. La notizia inquieta i consumatori dato che molti prodotti sono destinati ai bambini.

Stop alla vendita di alcuni sciroppi per la tosse che fino ad ora sono stati somministrati anche ai più piccoli.

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L’Agenzia Europea per i Medicinali ha comunicato lo scorso 2 dicembre il ritiro dalla commercializzazione in Europa di sciroppi contenenti folcodina. Si tratta di prodotti utilizzati per combattere la tosse secca nei bambini. Uno studio ha riportato la loro pericolosità e dunque ne ha imposto il divieto di vendita. Nello specifico, l’uso della folcodina prima dell’anestesia si rivela particolarmente nocivo per l’organismo. Si è aggiunto, dunque, un ulteriore pericolo che interessa il rischio di reazioni anafilattiche nei bambini. Parliamo di reazioni allergiche improvvise, molto gravi e potenzialmente fatali se non prese in tempo. La ricerca ha rivelato come queste reazioni aumentino in caso di associazione dello sciroppo per la tosse secca con farmaci chiamati agenti bloccanti neuromuscolari. Sono utilizzati in anestesia generale e, dunque, si evince come il pericolo sia molto serio.

Sciroppi per la tosse e reazioni anafilattiche, vendita vietata in Europa

Dopo aver accertato le gravi conseguenze di una interazione tra folcodina e gli agenti bloccanti neuromuscolari e aver constatato che non esiste un modo conosciuto per ridurre al minimo tali rischi, gli sciroppi per la tosse sono stati ritirati nell’Unione Europea e la vendita vietata.

L’Agenzia regolatoria europea non ha avuto dubbi dopo il resoconto del Comitato per la farmacovigilanza che ha raccomandato la revoca delle autorizzazioni all’immissione in commercio dell’UE. I prodotti incriminati, dunque, non saranno più disponibili né da banco né dietro prescrizione medica. La conclusione è stata conseguenza inevitabile dopo aver accertato come l’uso della folcodina nei 12 mesi precedenti – parliamo dunque di un lasso di tempo molto lungo – l’anestesia generale aumenti il rischio di reazioni anafilattiche gravi.

I prodotti non più commercializzabili

L’Agenzia informa che i prodotti che usano la folcodina e dunque non più commercializzabili sono quelli noti come Broncalene, Dimetane e Biocalyptol. La folcodina, poi, può essere associata ad altre sostanze e presentata sotto forma di pasticche, sciroppi, soluzioni orali. In Italia la vendita era già proibita anche prima del comunicato del Prac mentre era autorizzata in Croazia, Irlanda, Belgio, Francia, Lussemburgo, Slovenia e Lituania.

Se tra i medicinali in casa dovesse risultarne uno contenente la folcodina è bene che non consumarlo ma riportarlo in una farmacia.

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