I Buoni postali risultano essere un investimento davvero interessante, ma quanto si guadagna se si vincolano 1000 euro? Ecco cosa c’è da sapere
Come forse in moltissimi già sapranno, i buoni postali sono tra gli investimenti più utilizzati ma quanto si guadagnerebbe investendo 1.000 euro? La cifra potrebbe essere davvero molto interessate ma bisogna conoscere alcune cose.
Com’è noto, i buoni fatti in Posta possono essere davvero molto vantaggiosi soprattutto perché questi non sono soggetti ai cambiamenti rispetto al mercato finanziario, inoltre hanno una garanzia statale.
Quando un buono fruttifero scade, il soggetto interessato riceverà la somma investita all’inizio ed anche l’interesse maturato durante gli anni in cui la cifra iniziale è stata vincolata.
In più questi non hanno alcun costo al momento della sottoscrizione e per quanto riguarda le tasse queste sono agevolate al 12.50 per cento. Inoltre non sono soggetti a tassazione per quanto concerne la successione.
Buoni postali: il guadagno con una cifra iniziale di 1.000 euro
Forse non tutti lo sanno, ma vi sono alcuni buoni postali che possono dare un tasso di interesse davvero notevole, ma di cosa si tratta? È molto importante prendere visione delle condizioni: ecco cosa c’è da sapere.
Ritornando all’argomento cardine di questo articolo, l’impresa pubblica italiana propone ai suoi clienti una vasta scelta di buoni da poter sottoscrivere. Questi hanno una durata mutevole ed anche un tasso di interesse che cambia.
Vi è infatti possibile fare una simulazione per capire quanto si guadagnerebbe al termine del vincolo del buono. Ad esempio, se si volesse fare un investimento di 1.000 oppure 2.000 euro a tre, sei, dodici oppure a sedici anni.
Simulando l’investimento si può capire quanto sarebbe l’interesse netto alla scadenza del buono postale. Non vi sono però considerati le imposte riguardanti il bollo.
Ad esempio, se si decide di sottoscrivere un buono tra anni Plus, l’interesse è dell’1.50 per cento. Se si decide per un buono vincolato per sei anni allora al termine del terzo anno l’interesse è del 1.25 per cento, mentre al termine dei sei anni questo sale al due per cento.
Vi sono però interessi più sostanziosi se una somma viene vincolata per dodici oppure sedici anni. Nello specifico a 3 anni il tasso è di 1.25 per cento. A sei anni è dell’1.75 per cento. A nove anno l’interesse sale al 2.25 per cento ed infine a dodici anni è del 2.50 per cento. La cifra finale è intesa a lordo.
Per quanto concerne, invece, il Buono quattro per quattro gli interessi all’anno lordi sono: dopo quattro anno il tasso d’interesse è di 1.50 per cento. Dopo otto anni l’interesse sale al 2 per cento. Dopo dodici anni è del 2.25 per cento ed infine dopo sedici anni è del tre per cento.
Buono postale 1.000 euro
Per essere più specifici se si decide di vincolare una somma pari a 1.000 euro dopo tre anni la somma sarà aumentata fino ad arrivare a 1.039,97 euro. La cifra in questione è considerata al netto.
Se si sceglie l’opzione tre per due, quindi a sei anni, la somma al termine di questi sarà di 1.110,39 euro. Se si vincola la cifra a dodici anni, invece, al termine di questi si riceverà 1.301,78 euro. Ed infine se la somma è vincolata a sedici anni, quindi con l’opzione quattro per quattro, allora la somma finale sarà di 1.529,12 euro.
Se si fa una simulazione sulla pagina web di Cassa depositi e prestiti vi è la possibilità di sapere sia il tasso d’interesse al termine del buono, sia quello maturato nel tempo. La prima cosa da fare è scegliere quale buono postale si vuole sottoscrivere, poi digitare l’importo e la data in cui si intende ritirare la somma.
Utilizzando il simulatore è possibile sapere in modo più dettagliato sia l’interesse che le tasse.
Se si sceglie il buono tre per due e lo si sottoscrive il 01.12.2022, allora gli interessi lordi saranno di 126,16 euro. Vi è una ritenuta di 15,77 euro ed in totale si riceveranno 1.110,39 euro, La scadenza è fissata al 01.12.2028, mentre la prescrizione allo 01.12.2038.
Se invece si sceglie il buono postale quattro per due con data 01.12.2022 allora l’interesse sarà pari a 344,89 euro. Calcolo a lordo. La ritenuta è pari a 43,11 euro. Di conseguenza, la cifra finale sarà di 1.301,78 euro e la scadenza al 01.12.2034. Per quanto concerne la prescrizione questa è dieci anni dopo la scadenza.
Vi sono poi quelli quattro per quattro. Se si considera di fare un buono il 01.12.2022 allora l’interesse sarà di 604,71 euro. La cifra va sempre considerata lorda. La ritenuta di 75,59 euro ed il totale che il soggetto interessato riceverà sarà di 1.529,12 euro. La scadenza è fissata al 01.12.2038 e la prescrizione dieci anni dopo.
Buono fruttifero 2.000 euro
Vi potrebbe essere anche la possibilità di vincolare con un buono fruttifero una cifra superiore a quella indicata prima. Ad esempio 2.000 euro.
Dunque se si sceglie di usufruire dell’opzione a tre anni allora il soggetto interessato riceverà 2.079,94 euro. La cifra da qui in poi va considerata netta. Se, invece, si sceglie il buono tre per due allora la somma totale ammonterà a 2.220,78 euro. Infine, se si sceglie di vincolare la somma a dodici anni oppure a sedici, nel primo caso la somma totale ammonterà a 2.603,56 mentre nel secondo caso questa sarà di 3.058,23 euro.
Nello specifico, per quanto concerne l’opzione tre per due, se la sottoscrizione è al 02.12.2022 allora l’interesse sarà di 252,32 euro. La ritenuta di 31,54 euro e la somma totale di 2.220,78 euro. Questa opzione scade il 02.12.2028 mentre sarà in prescrizione 02.12.2038.
Per quanto concerne, invece, il Buono postale vincolato a dodici anni a partire dal 02.12.2022, l’interesse sarà di 689,78 euro e la ritenuta di 86,22. Di conseguenza, la somma totale ammonterà a 2.603,56 con scadenza fissata al 02.12.2034. La prescrizione al 02.12.2044.
Vi è poi quello a sedici anni con sottoscrizione il 02.12.2022. In questo caso l’interesse è di 1.209,41 e la ritenuta di 151,18. La somma totale riscossa di 3.058,23. Il Buono scadrà il 02.12.2038 e la prescrizione ci sarà dal 02.12.2048.
Vi è la anche la possibilità di utilizzare il Buono Rinnova. Questo scade dopo sei anni ed è dunque possibile fare un investimento della somma ricevuta da un Buono fruttifero precedente.
Ovviamente, è sempre buona norma chiedere consiglio ad un consulente esperto in materia prima di sottoscrivere una qual si voglia soluzione.