La testardaggine demenziale di Putin non ha limite. Arriva l’avvertimento al tedesco Scholz: il Cremlino proseguirà con l’offensiva ai danni dell’Ucraina per via dei programmi aggressivi dell’Occidente.
Putin proprio non accetta l’invio di armi in Ucraina, avrebbe preferito un tappeto rosso.
Nel corso della giornata di venerdì l’autocrate russo Vladimir Putin ha dato conferma dell’imminenza della prossima sfuriata, avvertendo il tedesco Olaf Scholz come nuove offensive siano “inevitabili” per via delle strategie “distruttive” occidentali.
Putin non si ferma, ancora minacce all’Occidente
In un rapporto del Cremlino della chiacchierata tra Putin e Scholz si afferma di come le truppe russe si sarebbero a lungo trattenute dall’attaccare a suon di missili di precisione diversi obiettivi sensibili sul suolo ucraino. Stando sempre al resoconto attualmente tali disposizioni sarebbero diventate una misura obbligata e non prorogabile alle offensive provocatorie di Kiev ai danni di infrastrutture civili russe.
Il report evidenzia l’apporto bellico inviato dalla Nato a Zelensky:
È stata richiamata l’attenzione sulla linea distruttiva degli Stati occidentali, tra cui la Germania, che riforniscono il regime di Kiev di armi e addestrano l’esercito ucraino.
La verità fa male al signor Putin: cosa si sarebbe aspettato, un tappeto rosso da parte del Governo ucraino e degli occidentali e soprattutto una resa incondizionata di un intero popolo? Non contento il capriccioso autocrate starebbe architettando nuove operazioni.
In programma un nuovo attacco missilistico, Putin avverte Scholz
L’autocrate di Mosca ha rammentato a Scholz l’intenso supporto politico e ed economico degli occidentali che ha reso impraticabile, dalla prospettiva di Mosca, qualsivoglia contrattazione rilevante per il cessate il fuoco. Affermando come l’apporto militare duraturo e ad ampio raggio degli alleati conduca alla circostanza che Kiev rigetti totalmente l’idea di qualunque negoziato.
Intanto, pare che ci sia un riscontro esterno del fatto che l’imminente offensiva aerea significativo ai danni dell’Ucraina sia incombente: Sky News Australia ha riportato il parere di analisti militari stando ai quali nuove rappresentazioni satellitari mostrerebbero come la Russia stia programmando un “imminente” assalto missilistico su larga scala contro il territorio ucraino.
Riferendosi alle informazioni del rapporto:
Le immagini satellitari rilasciate dalla Maxar Technologies, con sede negli Stati Uniti, mostrano un accumulo di due dozzine di bombardieri a lungo raggio Tu-95 e Tu-160 presso la base aerea Engels-2 nell’Oblast di Saratov, a 700 km dal confine russo-ucraino. Accanto ai velivoli sono raffigurate delle scatole di munizioni che, secondo gli esperti, potrebbero contenere missili da crociera Kh-55 e Kh-101. L’aumento significativo dell’attività fa pensare a un attacco imminente.
Inoltre, Der Spiegel indica l’analista militare Arda Mevlutoğlu come segue: la cifra incredibilmente elevata di cacciabombardieri presenti sulla pista è un segnale di come le attività operative siano in fermento, se non addirittura sentore di un prossimo attacco ad ampio raggio.
La situazione in Ucraina, temperature sotto lo zero
Sebbene i team di servizio e di emergenza ucraini proseguano senza sosta le loro operazioni disperate, si calcola come il 40% della complessiva infrastruttura energetica nazionale sia ancora in gravi condizioni o addirittura abbattuta.
Stando al New York Times, gli incaricati ucraini avrebbero affermato come le offensive russe abbiano arrestato la rete elettrica nella parte meridionale della città di Kherson e come sei milioni di cittadini nell’intero Paese siano ancora privi di corrente a seguite degli assalti delle precedenti settimane.
Anche la problematica delle temperature non promette nulla di buono: si resta al di sotto dello zero e si attende un’ulteriore discesa nella gelida parentesi invernale.
Il Cremlino ha giustificato i suoi attacchi alla rete energetica come “regolari”, mentre il Segretario di Stato americano Antony Blinken, nel corso di un summit dei rappresentanti della NATO a Bucarest, in Romania, ha condannato le “selvagge” operazioni imbastite da Putin.