Gli italiani che amano gustare un buon caffè al bar devono conoscere un’amara novità. E sì, il termine “amara” è proprio quello esatto.
Presto le bustine delle zucchero spariranno dai bar. Lo ha deciso la Commissione Europea con il divieto di utilizzo di imballaggi monouso.
La tutela dell’ambiente è priorità dell’Unione Europea. Il nostro pianeta non sta bene e lo possiamo notiamo tutti noi con le stagioni fuori controllo, gli alluvioni, le frane, il meteo del nord e sud Italia stravolto. L’inquinamento è tra i problemi maggiori, ne esistono di diversi tipi e tutti incidono negativamente sull’ambiente nonché sulla salute delle persone. La terra, ad esempio, si inquina a causa di sostanze chimiche nocive, dei prodotti di scarico delle industrie rilasciati nei mari e nei fiumi, della plastica e dei rifiuti. Proprio con riferimento alla plastica, l’Unione Europea ha deciso di mettere al bando piatti di plastica, posate, bicchieri ma anche palloncini e cannucce. Ora è giunta un’ulteriore stretta che ha come protagonisti gli imballaggi usa e getta come le bustine dello zucchero nei bar.
Chi vuole il caffè al bar dovrà prenderlo amaro?
Una soluzione naturalmente c’è, la vecchia cara zuccheriera o il dispenser dello zucchero. Se, anzi quando, le bustine dello zucchero spariranno dai bar occorrerà correre ai ripari se non si ama prendere il caffè amaro. Il passo più comodo, come detto, sarebbe quello della zuccheriera anche se poco igienico né consigliabile dopo due anni e mezzo di pandemia in cui abbiamo imparato che, a volte, la condivisione va evitata.
La Commissione Europea ha optato per la messa al bando di ogni confezione usa e getta, dalle bustine ai tubetti fino alle scatole e ai vassoi. Nello specifico verranno proibiti imballaggi monouso nel settore Horeca con singole porzioni utilizzate per salse, conserve, creme per il caffè, zucchero e condimenti. Non solo addio alle bustine dolcificanti per il caffè, dunque, ma anche a quelle di ketchup e maionese del McDonald’s, ad esempio.
L’unica eccezione riguarda gli imballaggi forniti con cibi da asporto volti al consumo immediato che non necessitano di ulteriore preparazione. Questa la decisione dell’Unione Europea.
Ritorno al passato dopo più di un secolo di storia
Inventata nel 1862 a Philadelphia o nel 1908 a Parigi (le versioni sono contrastanti), la bustina dello zucchero diventerà un lontano ricordo. Una notizia terribile per i collezionisti ovvero gli appassionati di glicofilia. Dovranno spostare il loro interesse su un altro prodotto o passeranno momenti molto tristi.
Come già detto, dunque, i baristi dovranno tirare fuori dai cassetti le zuccheriere passate di moda da diversi anni. Con qualche accortezza igienica – per esempio cambiando il cucchiaino ad ogni utilizzo – potranno prendere nuovamente il posto delle bustine.