Una storia che non avremmo mai voluto raccontare quella di Caterina, almeno non senza un lieto fine. Ad appena due anni e mezzo ci lascia e non rimane altro che dirle “Addio piccola principessa”.
Un parto cesareo, i danni alla mamma e alla figlia, una breve vita di lotta continua e, ora, giunge la notizia che la piccola Caterina è morta all’ospedale Meyer di Firenze.
Tutto è iniziato circa due anni e mezzo fa, durante uno dei periodi più belli per una coppia, l’attesa di un figlio. Dalla felicità all’incubo è stato un attimo, un parto traumatico con l’arresto cardiaco della mamma all’ottavo mese di gravidanza e i gravi danni neurologici subiti da mamma e figlia durante il parto cesareo. Oggi il papà ha dovuto dire addio alla sua bambina salutandola con queste parole “Amore mio, ti voglio ricordare così, sei e sarai sempre la mia bimba speciale, ma purtroppo la vita non è stata clemente con te“. Ora un vuoto straziante si aggiungerà al dolore della famiglia, iniziato in quel mese di luglio 2019 quando tutte le speranze si sono affievolite in pochi istanti.
“Addio principessa”, il papà saluta la piccola Caterina
Il papà ha usato i social per ricordare Caterina, per parlarle e accompagnarla nell’ultimo viaggio. “Ti giuro che ho fatto, abbiamo fatto, tutto il possibile per farti sentire una bimba come tutte le altre… e se non ho fatto abbastanza mi scuso amore mio. Questo è il giorno più brutto della mia vita, che nessuno si merita soprattutto una bambina di due anni e mezzo“.
Parole strazianti, colme d’amore e di tristezza per un sorriso che non si potrà accendere mai più. Caterina è volata via circondata da tanto affetto e ora sarà un angelo al fianco del papà e della mamma.
La mamma continua a lottare giorno dopo giorno per cercare di riconquistare la sua vita prima del parto ma, ora, la forza non sarà più la stessa.
I ringraziamenti per chi ha sostenuto la famiglia
Il papà di Caterina non dimentica chi per due anni e mezzo è stato al suo fianco e vicino alla sua famiglia. Ringrazia chi ha aiutato, chi ha dimostrato affetto per la bimba. A infondere coraggio nell’uomo la consapevolezza che ora la sua piccola principessa sta in un posto migliore, dove non soffrirà più. E conclude dicendo “Un domani ci rincontreremo e finalmente ti vedrò sorridere e correre, ti voglio tanto bene amore mio”.