Commodore sembra voler rilanciarsi sul mercato con delle nuove soluzioni di altissima fascia per un’utenza moderna.
C’era una volta la Commodore International Ltd., un nuovo marchio di prodotti informatici di alto livello che dal 1955 al 1994 ha dettato legge nel settore. Tutti ricordano i prodotti più importanti della compagnia, tra cui l’immortale Commodore 64, il Commodore VIC-20 e poi il Commodore PET, che doveva essere un modo per permettere a tutte le famiglie di “addomesticare” un PC. E ovviamente l’Amiga.
Dopo anni d’oro e una lenta discesa che ha visto il fallimento della compagnia in favore di marchi più potenti e sulla cresta dell’onda come Microsoft e Apple, ci sono stati decenni di dispute legali, liquidazioni, aste e vendita di asset per colmare buchi in bilancio. Nel 2015 però degli investitori italiani hanno rilevato il brand, con Commodore Business Machines che ora è un marchio tutto italiano.
E che si sta rilanciando alla grande proponendo una nuova linea di computer di altissima fascia, che potrebbe stupire sia i fan di vecchia data del marchio sia i più giovani che sanno poco di questo storico brand.
E segnaliamo così l’annuncio silenzioso del Commodore Omnia-Book, un notebook portatile che vanta una potenza incredibile. Con un processore Intel Core I7 di tredicesima generazione e una scheda grafica Nvidia GeForce RTX 4060 o 4070 a bordo, questa macchina distacca la vecchia Amiga di diversi sistemi interplanetari. Con 64GB di RAM e spazio fino a 4 TB, è una soluzione completa e totale per ogni utente del mondo.
Per chi vuole qualcosa in più segnaliamo l’annuncio dell’Orion-Book. Un terminale dalle prestazioni ancora più estreme, per chi non vuole compromessi. Sotto la scocca di questo nuovo modello batte un potentissimo processore Intel Core I9 di tredicesima generazione, per una potenza di calcolo incredibile.
Per il comparto grafico segnaliamo la presenza di un’incredibile Nvidia GeForce RTX 4090, per un gaming competitivo e senza rallentamenti. Molto particolare il pannello di questo portatile, che vanta un rapporto 16:10 e soprattutto una frequenza di aggiornamento di circa 240 Hz, per i videogiocatori professionisti.
Insomma, Commodore è tornata e vuole davvero imporsi sul mercato, come un tempo. La voglia di accontentare informatici, grafici e soprattutto videogiocatori di tutto il mondo pare essere tornata a guidare la compagnia, che questa volta però batte bandiera italiana. Speriamo davvero che sia il ritorno di un gigante di questo settore, per aumentarne ulteriormente la competitività e dare più scelte agli appassionati.
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