Dalla loro nascita, in molti si chiedono se i social network sono dannosi. Adesso la risposta arriva dalla scienza che afferma il contrario.
I social network sono da ormai vent’anni al centro del dibattito pubblico tra chi li considera pericolosi e chi invece proprio non può farne a meno. La risposta della scienza va totalmente contro le credenze popolari, andiamo quindi a vedere tutti i dettagli dell’ultimo studio su queste piattaforme.
Al giorno d’oggi è impossibile pensare ad un mondo senza i social. Applicazioni come Facebook, Twitter, ma soprattutto Instagram e TikTok fanno parte della vita di tutti i giorni e ci riescono ad intrattenere in qualsiasi momento. Secondo la credenza popolare però questi farebbero male visto che scatenerebbero una vera e propria dipendenza tra chi le usa.
Specialmente nella fascia più giovane della popolazione. In particolare si parla di un circolo vizioso che crea una forte dipendenza da serotonina, vale a dire l’ormone della felicità, che sarebbe prodotto interagendo su queste piattaforme. Eppure la scienza sembra affermare il contrario, con un nuovo studio che rivela addirittura gli effetti benefici di quella che può essere un uso limitato dei social network.
A pubblicare i risultati ci ha pensato la Technology, Mind e Behaviour che ha coinvolto nel suo studio la bellezza di 230 studenti universitari che sono stati sotto osservazione per due settimane. Lo studio si basa su un uso di 30 minuti giornalieri dei social media e gli effetti sono stati a dir poco sorprendenti, andiamo quindi a vedere i risultati.
Secondo lo studio, utilizzare i social 30 minuti al giorno riuscirebbe anche a disintossicarci dalla dipendenza di serotonina che riceviamo attraverso un uso smodato di internet e dei social network. Secondo i ricercatori un semplice intervento come i promemoria giornalieri, che è possibile impostare attraverso l’applicazione, potrebbe modificare l’approccio dell’utente aiutandolo a migliorare le proprie abitudini.
Per poter riuscire a disintossicarsi però bisogna anche autolimitarsi, non affidandosi quindi al controllo di una persona esterna. Il modo migliore per farlo, proprio come accade con chi dipende dalle sostanze stupefacenti, è una graduale diminuzione dell’utilizzo dei social.
Come spiegano i ricercatori dello studio, quando qualcuno priva la nostra libertà, proprio in quel momento opponiamo resistenza. Insomma il cambiamento può partire solamente dall’individuo che limitando il suo utilizzo potrebbe ricavarne del benessere fisico.
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