Divieto ufficiale per TikTok che, a partire da una precisa data (molto vicina), non potrà più essere utilizzato
TikTok torna al centro delle polemiche in queste ore. Infatti è arrivato il divieto ufficiale, con un numero determinato di utenti che non potranno più utilizzarlo. Spunta anche la data definitiva per il divieto: scopriamo cosa sta succedendo in queste ore.
TikTok da ormai tre anni è il social più scaricato ed utilizzato al mondo. Ad oggi la piattaforma di ByteDance può contare un miliardo di utenti attivi a livello globale, di cui moltissimi in Europa e negli Stati Uniti. L’unico problema del social diffusissimo in Occidente è che appartiene a un’azienda cinese. Sono tantissimi i governi che in questi mesi hanno espresso preoccupazioni sulla possibilità che il gran numero di dati raccolti possano essere utilizzati dalla Cina per spiare gli utenti, andando a promuovere i loro intenti politici.
roprio con questa motivazione la Commissione Europea e molti governi di paesi occidentali come Canada, Stati Uniti, Regno Unito e Australia avevano già vietato ai loro dipendenti di utilizzare la piattaforma. Adesso però il divieto arriva direttamente per i cittadini di uno stato americano. Nel dettaglio stiamo parlando del Montana, che ha deciso di bandire il social dai fornitori come Google e Apple, in caso contrario ci saranno multe ifno a 10mila dollari. Scopriamo tutti i dettagli dell’ultimo divieto.
Il Montana è uno stato americano con meno di un milione di abitanti. A breve entrerà in vigore la legge che vieta la fornitura di TikTok a Apple e Google, questo potrebbe essere causa di molte dispute legali specialmente legati al primo emendamento degli Stati Uniti che garantisce la libertà d’espressione. Il ricorso alla legge al momento non è stato annunciato da ByteDance, che ben presto però potrebbe fornire novità a riguardo. Infatti una causa legale potrebbe rinviarne o bloccarne l’applicazione.
A firmare la legge ci ha pensato il governatore Repubblicano Gianforte ed in precedenza era stata approvata dal parlamento dello Stato. Il provvedimento è sicuramente frutto della crescente pressione da parte di alcuni esponenti politici statunitensi per limitare l’utilizzo del social network cinese. L’amministrazione Biden, lo scorso marzo, aveva chiesto a ByteDance di vendere le quote dell’azienda minacciando altrimenti di vietarne l’uso a livello nazionale.
Inoltre i membri del Congresso degli Stati Uniti avevano interrogato in una lunga udienza l’amministratore delegato Shou Chew, che ha provato a presentare l’azienda come privata ed indipendente dal governo cinese non convincendo però i senatori ed i deputati. Il governatore Gianforte ha quindi motivato la sua scelta affermando che si sta cercando di proteggere i dati privati e le informazioni sensibili dei propri cittadini. Il dibattito è accesissimo negli Stati Uniti, con la decisione del Montana che potrebbe avere un effetto domino.
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