Le app di dating sono un qualcosa che stanno letteralmente spopolando in questo periodo. Ma quali sono le più rischiose?
Ormai negli ultimi anni, forse anche a causa di quello che è successo nel periodo della pandemia di Covid-19, con lockdown, quarantena e molto più tempo trascorso in casa, a spopolare e a prendersi la scena e a essere utilizzate da moltissima gente sono state senza alcun dubbio le app di dating. Ma a che cosa servono queste ultime? Il loro scopo principale è quello di cercare di mettere in contatto gli utenti tra di loro. Insomma, l’obiettivo è quello di iniziare una vera e propria interazione e conoscenza virtuale per poi magari arrivare a organizzare un incontro nella vita reale. Ovviamente tutto ciò porta ad avere un’infinità di funzioni, di filtri e di caratteristiche.
Inevitabilmente, come spesso accade quando si ha a che fare con la tecnologia, bisogna però fare attenzione anche ai rischi e ai pericoli. Infatti, queste stesse applicazioni, possono nascondere delle trappole e delle possibili truffe, come può accadere anche in altri ambiti virtuali. Ma dunque, entrando maggiormente nello specifico e nel dettaglio, che cosa è meglio evitare di fare? Non resta che provare a rispondere, analizzando e tenendo conto di ogni singolo aspetto. Perché la curiosità non può non essere tantissima.
Senza fare troppi giri di parole e perdersi in eccessivi fronzoli, occorre sempre e comunque prestare particolare attenzione, soprattutto se si entra in contatto con questo mondo per la prima volta, anche solo per semplice curiosità. E questo perché in queste applicazioni di dating è possibile, per esempio, incontrare chi finge di essere un’altra persona o una donna. Il loro piano è, come è facile intuire e capire, quello di conquistare più persone possibili per poi ingannarle, inscenando quella che può esser definita e chiamata una vera e propria truffa. Il tutto prende corpo e forma spillando soldi a chi magari, sentendosi un po’ solo, vorrebbe solo e soltanto un po’ di piacevole e gradevole compagnia. Tutto ciò sta avvenendo in applicazioni di incontri online come Tinder, OkCupid e Bumble, ma anche Facebook Dating.
Ad analizzare questa situazione e questa problematica nel dettaglio è stata la Federal Trade Commission, ossia l’agenzia americana che tutela i diritti e gli interessi dei consumatori. Questa ha infatti affrontato il tema di quelle che possono essere chiamate truffe romantiche, affermando che sono stati persi infatti un totale di ben 1,3 miliardi di dollari. Il vero picco c’è stato nel 2021, con 547 milioni persi. Sono state tante le storie raccontate e che hanno dimostrato come questa problematica sia più reale e attuale che mai e pure più di quello che si pensi. Un esempio è quanto successo a Roberto Cazzaniga, che ha perso oltre 700.000 mila euro, indebitandosi per una ragazza che, a dirla tutta, non è mai esistita. Infatti, dietro immagini e foto seducenti, c’era un uomo e quindi un truffatore. Ovviamente nel mirino finiscono persone facilmente influenzabili, che stanno vivendo un momento di difficoltà o addirittura anziani. A dimostrare ciò è il fatto che l’età media dei truffati è di 50 anni circa. Non resta dunque che cercare di prestare sempre più attenzione, perché i pericoli possono davvero essere dietro l’angolo.
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