Mark Zuckerberg pianifica in Europa Instagram e Facebook a pagamento. Tutti i dettagli, ecco come cambierebbero le piattaforme.
Più che la fantomatica sfida con Elon Musk da tanto rumore per nulla, dal momento che il tormentone di questa estate tale è rimasto. Arrivano allarmanti indiscrezioni dagli Stati Uniti. I due social iconici, anche se in diverse epoche storiche, che hanno rivoluzionato, e lo stanno facendo tutt’ora chi in un modo chi in un altro, potrebbe diventare a pagamento. Almeno in un Europa.
L’iconico Facebook ha aperto un nuovo mondo prima dell’arrivo di TikTok ed ora viene utilizzato principalmente da nostalgici e utenti non giovanissimi, quelli che la generazione Z chiama amichevolmente Boomer.
Instagram di fatto ne ha raccolto la sua eredità, diventando di fatto il primo social di Meta, al netto di un WhatsApp leader indiscusso del segmento di mercato delle messaggistiche istantanee, un valido competitor per il social governativo cinese TikTok. Ma lo status quo dei social potrebbe cambiare radicalmente dopo una pianificazione di Meta, pronto ad apportare significative novità nel Vecchio Continente.
Meta sta prendendo in considerazione versioni a pagamento di Facebook e Instagram che non conterrebbero pubblicità per gli utenti dell’Unione Europea. La notizia bomba arriva direttamente dagli Stati Uniti, dall’autorevole New York Times, secondo a cui alle parole di un recente passato, c’è un presente di programmazione per un immediato futuro.
L’idea di Meta per Facebook e Meta verrebbe non solo come un investimento euro nelle casse dell’azienda il cui CEO è Mark Zuckerberg, ma anche come risposta al controllo normativo dell’Unione Europea, spesso di traverso sul cammino di Meta verso il futuro. Una sorta di segnale del sentiment vigente negli USA per quanto riguarda la sfera tech, spesso in contrasto con le politiche governative. L’abbonamento a pagamento per Facebook e Instagram, sempre secondo l’indiscrezione del quotidiano statunitense, darebbe la possibilità agli utenti di estromettere gli spot dalle rispettive app, fornendo così un’alternativa a coloro che preferiscono evitare il servizio basato sugli spot che utilizza l’analisi dei dati personali.
Da capire ancora il costo dell’abbonamento, per il momento Il New York Times spiega questa pianificazione anche come una risposta di Meta alle sempre più ricorrenti preoccupazioni sulla privacy e altri controlli da parte dell’UE. Un’alternativa ai servizi basati sulla pubblicità dell’azienda, che si basano sull’analisi dei dati delle persone. Ci sarà sempre una versione free di Facebook e Instagram, ma il nuovo core business di Meta sembra prendere altre strade, stop ai servizi di social networking gratuiti.
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