Gli italiani sembrano essere sempre più poveri e a darne la conferma ci ha pensato l’ultimo rapporto Coop: chi se la vive in maniera peggiore.
Il 2023 non è di certo stato un anno facile per tutti gli italiani. Il costo della vita è aumentato sensibilmente ed allo stesso tempo gli stipendi sono rimasti molto bassi per tutti i cittadini della penisola. A rivelare i preoccupanti dati ci ha pensato un rapporto Coop che ha rivelato anche chi sta peggio.
La qualità della vita del cittadino italiano continua a calare e specialmente nell’ultimo anno le cose sono peggiorate e non poco. Abbiamo visto come i prezzi siano incrementati a dismisura nonostante la diminuzione di qualche punto per quanto riguarda l’inflazione. Seppur l’attuale esecutivo si era detto contro ai vai bonus, alla fine questi sono stati necessari per permettere alle famiglie italiane di arrivare a fine mese. Eppure i cittadini sarebbero pronti a chiedere ben altro rispetto agli aiuti.
La prima richiesta da tenere in considerazione è un lavoro maggiormente retribuito, visto che gli stipendi di oggi sono “poveri” e soprattutto obbligano le famiglie a fare dei tagli nelle spese mensili. Una situazione preoccupante sottolineata dall’ultimo rapporto Coop 2023, che dimostra come anche le abitudini degli italiani dimostrino che siamo di fronte ad una situazione senza precedenti. Andiamo quindi a scoprire qual è l’attuale situazione delle famiglie italiane ed il motivo per cui si taglia tutto.
Il nuovo rapporto Coop 2023 sottolinea come gli italiani in quest’anno siano diventati più poveri ed è per questo che molti cittadini hanno riscoperto l’usato. In totale sono ben 33 milioni le persone che hanno venduto o acquistato dei beni usati, che si reca spesso al discount per acquistare del cibo e che ha ridotto il consumo di alimenti di qualità come verdura e frutta, anche loro vittime dei rincari. Ma la stessa tendenza si è verificata anche per altri articoli presenti sul mercato.
Infatti gli italiani sembrano pronti a puntare sull’usato anche per quanto riguarda i prodotti elettronici, con il popolo che adesso decide di non indebitarsi più semplicemente per acquistare l’ultimo smartphone lanciato sul mercato. Tra i beni che è possibile tagliare, quindi troviamo anche quelli più superflui e destinati allo svago.
L’inflazione in discesa non è servita a nulla visto che i prezzi sono rimasti alto e questa situazione ancora una volta finisce per danneggiare i più giovani. Infatti la fascia di popolazione che va dai 18-34 anni vive una sorta di apartheid retributiva ed è per questo motivo che il 40% di loro si immagina vivere in un altro paese tra 2/3 anni, mentre il 20% sta progettando di farlo.
Nonostante ciò non manca una fascia di popolazione che continua ad avere fiducia nel futuro (36%) e chi addirittura dice di essere sereno (29%). Nonostante i più ottimisti il 10% della popolazione dichiara di non arrivare a fine mese, mentre il 23% ci arriva con la costante preoccupazione di non farcela. Insomma ad oggi la situazione di certo non è rosea e le proiezioni per il futuro potrebbero a scoraggiare anche i più ottimisti.
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