L’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk ha segnato la fine di un’era, ma com’è arrivato Musk a quella decisione?
Nel corso degli ultimi anni Elon Musk si è costruito la fama di imprenditore tanto geniale quanto imprevedibile, ma anche di essere un maniaco del controllo.
Tutte queste caratteristiche si sono espresse al massimo livello nel momento in cui Musk ha messo in atto la sua strategia per acquistare uno dei social più influenti del pianeta. Il suo obiettivo, secondo coloro che lo conoscono direttamente e anche secondo i suoi biografi, era riuscire ad assicurare al mondo democrazia e libertà di parola, entrambe apparentemente minate dalle regole sempre più stringenti che Twitter aveva imposto sulle tematiche che era possibile trattare sulla piattaforma.
Non è stato un caso, per esempio, che Musk abbia immediatamente riammesso su Twitter l’ex Presidente Donald Trump, precedentemente espulso dalla piattaforma a causa del tono violento dei suoi Twit.
Almeno all’inizio, però, Elon Musk non voleva diventare proprietario di Twitter: ha preso quella drastica decisione soltanto dopo aver passato una notte particolare.
Tutte le menti brillanti e maniacali come quella di Elon Musk prima o poi sviluppano dipendenze, nella maggior parte dei casi da sostanze psicotrope come droga e alcool che possono servire a calmare il flusso incessante dei loro pensieri oppure che possano dare al corpo la forza di star dietro al lavoro continuo della mente.
Anche Elon Musk a quanto pare ha le proprie debolezze, ma non si tratta di droghe: sembra che lo spirito competitivo dell’imprenditore trovi sfogo nei videogiochi dal quale, secondo alcuni, Musk sarebbe dipendente.
Lo ha lasciato intendere anche l’ex moglie Shivon Zilis, che riconobbe la tipica frenesia di chi sta “giocando e non riesce a smettere” nel comportamento di Musk nei confronti di Twitter.
Non può essere un caso che la notte prima di fare l’offerta definitiva per l’acquisto di Twitter Musk aveva giocato per ore a Elden Ring. Intorno alle 5:30 del mattino decise di fare un’offerta astronomica per l’acquisto di Twitter e lo comunicò, ovviamente, con un Twit.
Inizialmente l’imprenditore aveva dato ordine ai suoi collaboratori di acquistare azioni dell’azienda allo scopo di entrare nel consiglio di amministrazione e poter avere voce in capitolo sulla sua direzione. Quella notte però si rese conto che entrando nel consiglio di amministrazione avrebbe dovuto lottare con gli altri consiglieri per mettere in atto la trasformazione di Twitter in X.com. Decise allora, su due piedi, di comprare tutta l’azienda, offrendo 44 Miliardi di Dollari. A Settembre 2022 l’imprenditore si era convinto che “quelli di Twitter sono degli idioti”, appena un mese dopo i suoi legali avevano chiuso la compravendita e di lì a poco Musk si sarebbe sbarazzato degli uccellini di Twitter per sostituirli con l’inquietante logo di una X bianca in campo nero.
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