Vi sono diverse agevolazioni destinate alle ristrutturazioni edilizie, attraverso alcune è possibile includere anche la sostituzione delle finestre.
È utile sottolineare che, nel 2023, non esiste un vero e proprio bonus univoco in quanto il concetto di Bonus infissi rappresenta solo una parte delle ampie agevolazioni disponibili. Il cosiddetto Bonus infissi varia a seconda dell’agevolazione principale a cui è collegato.
Cerchiamo quindi di capire, in questo articolo, quali sono le spese detraibili e le agevolazioni che permettono di ristrutturare casa e a quali prodotti è collegata.
Vi sono tre tipologie di Superbonus che includono un Bonus infissi: il Superbonus 90% presuppone che l’operazione sia realizzata in un quadro di lavori più ampio di ristrutturazione edilizia. Se si sceglie invece di utilizzare il Bonus infissi 75%, all’interno del Bonus barriere architettoniche, questo accoglie lo sconto in fattura e non prevede alcuna altra ristrutturazione dell’immobile.
Con il bonus infissi 75% si può procedere alla sostituzione degli infissi ed usufruire, al contempo, di una detrazione o sconto in fattura del 75%, rispettando determinate caratteristiche, ovvero che i nuovi infissi siano pensate per disabili. All’interno del più ampio Bonus casa 50% è possibile fruire del Bonus infissi con detrazione Irpef al 50%, anche in questo caso la spesa è agevolabile anche se non è inserita in un contesto generale di ristrutturazione dell’abitazione.
Come abbiamo già accennato, è possibile effettuare la sostituzione degli infissi sfruttando il Bonus barriere architettoniche, agganciando il Bonus finestre 75% o Bonus infissi 75% ed è l’unico a permettere ai beneficiari di avere direttamente lo sconto in fattura. Il motivo principale di questa tipologia di bonus rimane quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche e di conseguenza, per poter usufruire del Bonus finestre al 75%, è essenziale che i nuovi infissi rispettino determinati criteri, ovvero:
All’interno del Bonus casa troviamo poi il Bonus infissi 50%, ottenibile tramite l’utilizzo per le operazione di manutenzione straordinaria. Questo individua una detrazione fiscale del 50% delle spese ammesse, tale agevolazione non ammette la cessione del credito, che viene utilizzata per convertire il bonus in uno sconto in fattura.
In questo caso il beneficiario dell’agevolazione appronta inizialmente i costi dei lavori, per poi inserire tali spese in fase di dichiarazione dei redditi al fine di ottenere una riduzione dell’imposta pari all’ammontare delle spese sostenute. L’importo delle spese verrà infine frazionato e restituito in dieci quote di pari importo, da utilizzare nel corso di dieci anni: sarà possibile quindi beneficiare di uno sconto sull’imposta Irpef da versare equivalente all’importo annuale della detrazione.
Il Bonus infissi 75% ammette la possibilità di ottenere uno sconto in fattura: se si sceglie di pagare con bonifico, la ditta o il rivenditore che ha eseguito i lavori e da cui avete comprato gli infissi, provvederà ad applicare lo sconto ed a dirvi se il bonifico richiede una causale particolare, ricordatevi di richiedere, nel caso in cui non venga fatto, eventuali istruzioni in merito.
Nel caso in cui vogliate usare il Bonus infissi 50% con detrazione Irpef dovete prestare molta attenzione al bonifico e alla sua causale, che prevede lo scarico della spesa dalla dichiarazione dei redditi, in quanto gli adempimenti fiscali sono a carico del cliente e qualora il bonifico non venga effettuato in maniera precisa non sarà possibile scaricare eventuali spese dall’Irpef. Non deve essere dunque inoltrato un semplice bonifico ordinario, bensì un “bonifico parlante” che si distingue dal primo per i dati richiesti per eseguire la transazione.
Nella causale va indicato il motivo per cui si effettua il pagamento e la norma di riferimento dell’agevolazione fiscale che si vuole utilizzare ed è la seguente: “Lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’art. 16-Bis DPR 917-1986 – Pagamento fattura n° … del ….. a favore di ………. P.IVA …………….” (nel caso di lavori condominiali il riferimento è alla “Legge 449/1997”)“.
La causale da usare è indicata nella guida ufficiale all’agevolazione redatta dall’Agenzia delle Entrate. Ad ogni modo, il consiglio migliore per non commettere errori è chiedere una conferma ad un professionista, un commercialista o al CAF che si occupa della dichiarazione dei redditi.
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