Il bilancio condominiale dà conto delle spese e delle entrate del condominio. Ecco come leggerlo e capire se è tutto in regola.
Quando si pensa a una riunione di condominio e, in generale, a tutto ciò che riguarda la gestione della burocrazia condominiale, viene in mente, quasi subito, l’iconica scena di uno dei capitoli di Fantozzi. In effetti, non è affatto semplice orientarsi tra le varie questioni che riguardano la gestione di un condominio, soprattutto con riferimento alle spese. Ecco come capire se il calcolo è corretto.
Ovviamente, bisogna avere fiducia nell’attività del nostro amministratore di condominio, ma una verifica da parte nostra non è niente di offensivo. E, allora, dato che settembre incombe, cerchiamo di capire come leggere il rendiconto annuale che il nostro amministratore di condominio sottoporrà all’approvazione dell’assemblea.
Il bilancio condominiale, come facilmente intuibile, dà conto delle spese e delle entrate del condominio. Deve farlo nelle forme più comprensibili possibili, in modo tale che ogni condomino possa averne piena contezza. Nel riepilogo avremo tutte le spese sostenute per il condominio durante l’anno di gestione appena concluso,
Le spese sostenute sono poi suddivise per singola unità immobiliare e ripartite secondo le tabelle millesimali. Ed è proprio a questo punto che tocca a noi capire se le cifre che ci vengono attribuite siano corrette.
Per verificare se le spese riportate nel bilancio sono giuste occorre prendere visione della documentazione contabile in possesso dell’amministratore. Ovviamente è pieno diritto di ciascun condomino farlo, anche per visionare ciò che è realmente utile ai fini della nostra verifica: le cosiddette “pezze d’appoggio”. Si tratta dei documenti giustificativi delle spese indicate a bilancio e, quindi, sostenute. Alcuni esempi di “pezze d’appoggio” sono i i tabulati delle riscossioni periodiche (per quanto riguarda le entrate) e le fatture o le ricevute fiscali (per le uscite).
Ovviamente, se facciamo tutto questo è perché, eventualmente, vogliamo contestare qualcosa che non ci quadra. Ma occorre sapere che, secondo quanto sancito dalla Cassazione, l’impugnazione del rendiconto non può essere fatta per motivi di merito ma solo per ragioni di legittimità. Insomma, in parole povere: quel che è fatto è fatto (e quel che è speso, è speso) e non si può più tornare indietro.
Per capire se le spese condominiali sono state ripartite in modo esatto occorre prendere visione delle tabelle millesimali, in modo tale da accertarsi se i costi sono stati correttamente rapportati alle quote possedute. Chiaramente, la quota è proporzionata ai millesimi posseduti. Un errore di calcolo sarebbe un profilo di illegittimità, quindi potrebbe essere impugnato.
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