Occhio a questa regola se dovete richiedere il rimborso dell’Irpef. Se fate così, rischiate di perdere tutto.
Per poter richiedere subito un rimborso Irpef, bisogna per prima cosa effettuare la dichiarazione dei redditi. L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei cittadini un Modello 730 già precompilato, che il contribuente ha la facoltà di visionare quando meglio crede e di poter inviare poi in assoluta autonomia.
Il documento può anche essere corretto, in caso il contribuente noti che alcune informazioni contenute nello stesso siano errate o incomplete. Secondo quanto previsto dal legislatore, il contribuente deve presentare il modello entro e non oltre il 30 settembre, per tutti i redditi che sono stati percepiti nel corso dell’anno precedente. Così da capire in quale posizione sia il soggetto nei confronti dell’Erario, ossia in credito o in debito. La restituzione delle tasse pagate in più avviene in busta paga il primo mese disponibile. Ma occhio a questa regola, rischiate di perdere tutto!
Dovete sapere che c’è una regola che in pochi conoscono riguardo il rimborso dell’Irpef della quale dovreste informarvi subito. Se non la rispettate per filo e per segno, rischiate di perdere tutte le tasse pagate in sovrappiù nei mesi o anni precedenti.
Nello specifico, per i rimborsi il termine di prescrizione è di dieci anni. Con il tutto che inizia a decorrere dal momento in cui il contribuente ha manifestato la volontà di chiedere il rimborso esercitando l’opzione all’interno della dichiarazione dei redditi. Se il rimborso non dovesse passare dalla dichiarazione dei redditi, va tenuto conto del fatto che va richiesto entro e non oltre i 48 mesi dall’eccedenza Irpef.
Se invece la richiesta viene fatta entro i tempi utili, ecco che inizia a decorrere il termine decennale di prescrizione. Il contribuente ha dunque 48 mesi di tempo per richiederlo, mentre superato questo termine si perde ogni diritto sul credito. Dopo aver presentato la richiesta, parte la prescrizione di dieci anni. Si può procedere sempre con un ricorso, qualora la risposta non arriva o non si ottiene l’accoglimento.
Tenete ben a mente questa legge riguardante la prescrizione, perché se non state ben attenti alle tempistiche di richiesta e di risposta potreste dover perdere tutto il credito che vi spetterebbe. Se tutto invece andrà come da norma, come già detto, il rimborso avverrà nella prima busta paga del mese immediatamente successivo a quanto la richiesta è stata accolta.
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