Tutti abbiamo notato almeno una volta che le bottiglie d’acqua hanno una scadenza. La data non rivela quello che pensi: scopriamo cosa indica.
Quando acquistiamo una bottiglia d’acqua possiamo notare come sul tappo o sull’etichetta è presente una data di scadenza. Questa, a differenza di ciò che si può pensare, non rivela quello che tutti credono. Andiamo a vedere il significato della scritta che tutti vediamo sulle bottiglie che abbiamo in casa.
Ogni giorno sulla penisola e nel mondo intero vengono acquistate milioni di confezioni di acqua minerale in bottiglia. Queste, come tanti altri prodotti, presentano una data di scadenza che è davvero importante leggere. L’etichetta in questione viene stampata solitamente sulla confezione di plastica o vetro ed è compresa tra 1 e 3 anni dalla data di imbottigliamento. Ovviamente potrete capire che questa varia secondo del materiale della bottiglia e del produttore.
Inoltre alcuni marchi potrebbero aggiungere anche l’avvertenza “da consumarsi preferibilmente entro“, accompagnata dalla data comprendente mese ed anno. In realtà questa data indicherebbe il TMC, vale a dire il Termine Minimo di Conservazione. Quindi non siamo di fronte ad una data di scadenza categorica come quella dei prodotti con le etichette che riportano “da consumarsi entro”. Oggi andremo a scoprire cosa bisogna sapere sulla data di scadenza delle bottiglie d’acqua.
Partiamo subito col dire che a differenza delle credenze popolari non è l’acqua ad essere scaduta di per sé. Infatti ad essere scaduto potrebbe essere il materiale come la plastica che dopo diverso tempo potrebbe presentare alcuni rischi e per questo l’acqua al suo interno deve essere consumata entro un determinato periodo di tempo. Dopo un lungo periodo di tempo la plastica può iniziare a rilasciare sostanze chimiche nell’acqua, presentando un grosso rischio per i consumatori.
Secondo alcuni studi dopo un tempo di conservazione eccessivo in questi contenitori nell’acqua potrebbero trovarsi delle sostanze chimiche potenzialmente pericolose come antimonio e bisfenolo A (BFA), che contaminano la purezza dell’acqua. Ingerite regolarmente queste sostanze potrebbero accumularsi nel nostro corpo andando ad attaccare l’intestino, le funzioni immunitarie e quelle respiratorie. Un ruolo fondamentale in tutto ciò lo gioca anche il calore che potrebbe accentuare il rilascio di alcune sostanze dalla plastica all’acqua.
Infatti le alte temperature potrebbero far proliferare i batteri al loro interno. Tutte le bottiglie, specialmente quelle in PET, dovrebbero essere conservate in un luogo fresco e lontano dalla luce del sole. Questo potrebbe aiutare ad aumentare la sicurezza alimentare andando a ridurre il rischio degli effetti negativi sulla salute. Per questo motivo per evitare ogni pericolo per la salute la scelta migliore sarebbe quella di bere acqua del rubinetto o almeno utilizzare bottiglie in vetro.
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