Non lo sa quasi nessuno ma c’è un modo semplicissimo per riattivare il Reddito di cittadinanza e recuperare tutti gli arretrati.
Una sorta di “colpo di scena” si potrebbe quasi dire. Il Reddito di cittadinanza, revocato solo pochi giorni fa, può già essere riattivato. In pochi lo sanno ma c’è un modo semplicissimo e perfettamente legale previsto proprio dal decreto Lavoro. In questo articolo vi sveliamo cosa fare per riavere il sussidio.
Non ha fatto in tempo ad uscire dalla porta che è già pronto a rientrare dalla finestra. Già, il Reddito di cittadinanza di uscire di scena non vuole proprio saperne. Almeno non fino a dicembre quando poi verrà rimpiazzato dal “quasi gemello” assegno di inclusione. Quest’ultimo richiederà requisiti reddituali e Isee diversi ma l’importo e la durata saranno gli stessi del sussidio grillino: 500 euro al mese più altri eventuali 280 per chi vive in affitto, erogati per 18 mesi e prorogabili per altri 12 dopo una pausa di un mese.
Bisogna precisare, però, che l’assegno di inclusione si rivolgerà unicamente a quei nuclei familiari in cui sono presenti persone non occupabili, cioè non in grado di lavorare: minorenni, disabili oppure over 60. Costoro fino a dicembre continueranno e ricevere il Reddito di cittadinanza e poi, a partire da gennaio 2024, via libera all’assegno di inclusione, reddito e Isee premettendo. E chi non ha i suddetti requisiti? Niente paura: c’è un modo per riattivare subito il Reddito di cittadinanza.
Pochi giorni fa 169.000 famiglie che percepivano il beneficio statale sono state informate dall’Inps, tramite sms, della fine del sussidio. Il Governo Meloni ha revocato l’aiuto a chi lo ha ricevuto da gennaio a luglio e ai nuclei familiari in cui non ci sia nessuno di non occupabile. Però c’è un modo semplice per riattivare la misura a firma Cinque Stelle.
Per riavere il Reddito di cittadinanza- con tanto di arretrati per i mesi in cui è stato sospeso- bisogna rivolgersi ai servizi sociali e farsi prendere in carico. Se i servizi sociali dichiarano che una persona non è ricollocabile nel mondo del lavoro allora verrà riattivato il sussidio. Potrebbe volerci un po’ di tempo perché i servizi sociali dovranno comunicare con i Comuni e con l’Inps ma, in ogni caso, riavrete l’agevolazione entro il 31 ottobre e vi verranno corrisposti anche gli arretrati relativi ai mesi di sospensione.
E se invece una persona non può essere presa in carico dai servizi sociali? In questo caso può rivolgersi ai centri per l’impiego e iscriversi ai percorsi formativi finalizzati ai reinserimento nel mondo del lavoro. In questo caso riceverete 350 euro al mese per 12 mesi. Tale cifra può essere corrisposta anche a tutti i membri della stessa famiglia se tutti sono disoccupati e se tutti partecipano ai corsi organizzati dai Centri per l’impiego.
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