Sono in arrivo anche i licenziamenti in età di pensione. A stabilirlo è la legge ed oggi vedremo quando non sono validi e come difendersi.
Arrivano per gli italiani anche i licenziamenti in età da pensione, tutto questo grazie alla Legge Fornero. Certe volte però possono non essere validi con il cittadino che avrà anche l’opportunità di difendersi legalmente. Andiamo quindi a vedere cosa bisogna fare in questi casi.
In Italia i licenziamenti in età pensionabile potrebbero avvenire in diverse circostanze. Dal 2019 è in fase di adeguamento in base all’aspettativa di vita e all’aumento dell’età anagrafica. Di conseguenza vengono adattate anche le disposizioni legali riguardanti i licenziamenti in età da pensione. In queste ore si sta tornando a parlare del licenziamento del dipendente legittimo in questa fascia d’età.
Tutto ciò è dovuto alla Legge Fornero sul recesso ad nutum su cui però si scontra la Cassazione. Ad oggi non serve che il dipendente che si vuole licenziare abbia raggiunto l’età pensionabile se per altre situazioni variabili non ne può usufruirne. Si parla quindi di licenziamento illegittimo del lavoratore in possesso dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia quando questa non viene erogata subito.
Questa situazione potrebbe verificarsi soprattutto in ambito privato ed oggi vedremo quando è consentito o meno. Nel 2011 la Legge Fornero riuscì a stabilire che nei casi in cui il lavoratore raggiunga il 70esimo anno d’età abbia superato il limite d’età allora il datore di lavoro può esercitare il “recesso ad nutum”, cioè il licenziamento libero senza obbligo di motivazione.
A fermare a tutti gli effetti i poteri del decreto ci ha pensato una sentenza della Cassazione. Secondo la corte Suprema questa legge può essere esercitata solamente nel momento in cui la prestazione previdenziale può essere subito conseguita dall’interessato e non quando viene raggiunto l’obiettivo anagrafico.
Per questo motivo l’azienda potrà recedere il rapporto stabilito solamente quando il dipendente licenziato potrà effettivamente conseguire il trattamento pensionistico. Le aziende, specie quelle private, potranno legittimamente licenziare il lavoratore in possesso dei requisiti per la ricezione della pensione solamente nel caso in cui questa venga erogata nell’immediato.
Per difendersi quindi sarà possibile sfruttare questa sentenza della Cassazione che vieta alle aziende il licenziamento legittimo solamente per il raggiungimento del limite d’età, vale a dire 70 anni e sette mesi.
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