Da 24 i CFU passano a 60: quali sono le nuove norme, soprattutto per coloro che avevano già ottenuto i 24 crediti?
Il Decreto Legislativo n. 59 del 2017, con le modifiche apportate dal Decreto Legislativo n. 36 del 2022, ha introdotto nuove modalità di formazione e reclutamento per i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado. In particolare, ai fini della partecipazione alle nuove procedure concorsuali, i docenti dovranno possedere almeno 60 crediti formativi universitari (CFU).
Analizziamo ora il funzionamento del nuovo sistema di CFU che andrà a sostituire quello dei 24 crediti. Il funzionamento del nuovo sistema dei 60 CFU prevede tre fasi: la prima, un percorso universitario e accademico abilitante di formazione iniziale, che corrisponde a un minimo di 60 CFU. Questo percorso è finalizzato a fornire le competenze necessarie per l’insegnamento.
La seconda, un concorso pubblico nazionale al quale possono accedere sia gli abilitati che i docenti che hanno svolto almeno tre anni di servizio nelle scuole statali, anche in maniera non continuativa, negli ultimi cinque anni, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale si intende partecipare al concorso.
Infine, la terza fase sarebbe un periodo di prova in servizio della durata di un anno, durante il quale i docenti devono sostenere un test finale e una valutazione conclusiva.
C’è una notizia positiva per coloro che hanno già ottenuto i 24 CFU richiesti dalla normativa attuale o che hanno acquisito crediti accademici in precedenza: questi crediti non andranno persi, ma verranno presi in considerazione. Secondo quanto stabilito dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sui 60 CFU, vengono riconosciuti i seguenti crediti:
In sostanza, coloro che hanno già conseguito i 24 CFU richiesti dalla normativa attuale o che hanno crediti accademici acquisiti in precedenza possono beneficiare di queste disposizioni, poiché i loro crediti saranno riconosciuti. Secondo il DPCM sui 60 CFU, saranno presi in considerazione i 24 CFU ottenuti in base all’ordinamento precedente e tutti i CFU conseguiti nei corsi di studio universitari o accademici.
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