Sono bastati un paio di post di Elon Musk su nuove limitazioni per mandare su tutte le furie gli utenti di Twitter. Una nuova polemica.
Chi pensava che con l’avvento di Linda Yaccarino, nuovo CEO di Twitter, il social di BlueBird potesse entrare in una nuova era certamente più pacifica e meno chiacchierata, si sbagliava di grosso. È più forte di lui, Elon Musk sarà anche un grande comunicatore, ma la sua abilità è direttamente proporzionale alla sua bravura nel creare vespai e polemiche in ogni dove.
Un vero e proprio polverone è stato creato già con il primo post da circa mezzo miliardo di visualizzazioni, nel quale il Paperon de’ Paperoni del nuovo millennio ha scatenato un autentico putiferio. Il messaggio parla delle nuove limitazioni su Twitter e recita: “Gli account verificati sono limitati alla lettura di 6000 post/giorno, account non verificati fino a 600 post/giorno. Nuovi account non verificati fino a 300 al giorno”.
La risposta degli utenti di Twitter non si è fatta attendere, tutti a criticare Elon Musk nei commenti, dove i feedback negativi superano ampiamente quelli di stampo positivo. A tal punto che l’arcinoto imprenditore sudafricano, con cittadinanza canadese naturalizzato statunitense, nel tentativo di fare chiarezza, è riuscito a creare ancor più polemiche e soprattutto tanta confusione.
Un altro post, a stretto giro, il problema è che cambiano i numeri, in barba alla coerenza e alla precisione. Quelli dovrebbe essere oggettivi, di facile comprendonio, ma la chiarezza non abita a casa Musk, perché ora dopo poco gli account verificati limitati alla lettura di post passano a 8000 post/giorno, quelli non verificati diventano 800, 400 per i nuovi account. Magari finisse qui, imprecisione e sgomento regnano sovrani nel momento in i numeri cambiano ancora, in 10.000, 1.000 e 500.
Delle famose 5W neanche a parlarne: non si sa né quanto a lungo la questione durerà, né il reale cambiamento, l’unica cosa che è capita (neanche poi così tanto), sono che ci saranno nuove limitazioni per gli utenti di Twitter. Senza contare il fatto che limitare il numero di post visualizzabili su Twitter significa inevitabilmente togliere quella pubblicità che da Henry Ford in poi è l’anima del commercio.
Una fonte di guadagno che per un social in difficoltà è manna da cielo. O meglio, sarebbe manna dal cielo. L’unica spiegazione andrebbe ricavata da una bella e sana dietrologia. Secondo The Verge, ma non solo, l’idea di Elon Musk sarebbe quelle di limitare l’accesso ai dati e le manipolazioni del sistema da parte delle compagnie che usano i social network per allenare IA LLM (Large Language Models, come ChatGPT e Google Bard).
Altri invece, come Engadget, aprono a un dubbio: e se Elon Musk non volesse rinnovare il contratto con Google? Col numero uno di Tesla le sorprese sono dietro l’angolo e può accadere di tutto.
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