Tenetevi forte: è possibile andare in pensione a soli 64 anni con 20 di contributi. Vediamo insieme tutti i dettagli.
C’è una forma di pensione anticipata che pochi conoscono e che permette di andare in pensione a 64 anni con 20 di contributi. In questo articolo vi spieghiamo di cosa si tratta e cosa bisogna fare.
Ad oggi in Italia esistono diverse misure per andare prima in pensione ma tutte richiedono un numero elevato di anni contributivi. La stessa legge Fornero consente di andare in pensione anche prima di aver compiuto 67 anni purché si abbiano almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (o 41 anni e 10 mesi per le donne).
Anche Quota 103 – introdotta dal Governo Meloni- prevede il pensionamento a 62 anni ma con un requisito contributivo minimo di 41 anni. Opzione donna consente alle lavoratrici di uscire dal lavoro a 60 anni – 58 in presenza di due o più figli – ma solo se gli anni di contributi sono almeno 35. Tutte misure che, insomma, si rivolgono a chi ha iniziato a lavorare in modo stabile quando era molto giovane.
C’è una forma di pensione anticipata poco conosciuta che, invece, permette di andare in pensione a 64 anni – quindi tre anni prima rispetto a quanto previsto dalla legge Fornero- e con solo 20 anni di contributi. Tuttavia per percorrere questa strada i requisiti sono molto stringenti.
Si tratta della pensione anticipata contributiva. Questa misura si rivolge solo ai lavoratori il cui assegno pensionistico è calcolato interamente con il sistema di calcolo contributivo, dunque a tutti i lavoratori che hanno iniziato a versare contributi dopo l’1 gennaio 1996. Prima di tale data, infatti, le pensioni venivano calcolate con il sistema retributivo che si basava sugli importi degli ultimi stipendi ricevuti. Il sistema contributivo, invece, come suggerisce il nome stesso, si basa solo sui contributi versati.
Non tutti i lavoratori che rientrano nel sistema contributivo però possono accedere a questa forma di pensione anticipata. Infatti vi è un altro requisito fondamentale da soddisfare: bisogna aver maturato un assegno previdenziale pari o superiore a 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale. Quest’ultimo viene rivalutato ogni anno. Nel 2023, ad esempio, l’importo dell’assegno sociale corrisponde a 503,27 euro al mese. Per poter andare in pensione a 64 anni con 20 di contributi, è, quindi, necessario che la pensione mensile corrisponda al risultato di 503,27*2,8, cioè 1404,00 euro.
Va da sé che, quindi, diventa determinante l’importo dello stipendio per poter andare prima in pensione sfruttando questa opzione. Bisogna considerare il fatto che l’aliquota contributiva per i lavoratori dipendenti prevista dall’INPS è pari al 33%. Pertanto su uno stipendio da 1.000 euro al mese, i contributi mensili versati saranno di 330 euro; su uno stipendio da 2.000 euro saranno 660 euro. Considerando poi che la carriera del lavoratore è iniziata dopo il 1996, anche la rivalutazione dei contributi al tasso di inflazione anno dopo anno non è sufficiente con uno stipendio basso per raggiungere un assegno così alto come quello che servirebbe per beneficiare della pensione anticipata contributiva. Purtroppo, invece, secondo le stime degli esperti, i 40enni di oggi avranno pensioni misere, stando alle proiezioni.
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