Detrazione spese mediche: attenzione alle farmacie, se sbagliano non possiamo scaricare le spese sul 730. Ecco il modo per rimediare.
È arrivato il momento della denuncia dei redditi annuale; come sempre, in questo periodo, siamo alla ricerca affannosa di tutti i documenti che ci servono per ottemperare a questo dovere di cittadini. Ovviamente tutti speriamo di pagare poche tasse e quindi presentiamo tutta la documentazione che attesti le nostre spese detraibili.
Quelle mediche sono sempre molto alte: tra farmaci e visite specialistiche ogni anno la cifra è consistente. Specialmente gli anziani con patologie croniche, sono oberati dalle spese per i farmaci che spesso non vengono forniti dal Servizio Sanitario Nazionale.
La dichiarazione dei redditi, che ogni anno presentiamo all’agenzia delle entrate, ci permette di denunciare i nostri redditi e di allegare le spese sostenute. Molte di queste possono essere detratte tramite il modello 730: le quote degli interessi passivi dei mutui, assicurazioni sulla vita, contributi previdenziali, lavori edilizi mirati al risparmio energetico o al recupero artistico; insomma sono molte, ma quelle che ci interessano in questo caso sono quelle sanitarie.
Nel nostro modello 730 precompilato ci devono essere già tutte le spese sanitarie da noi sostenute l’anno precedente: gli operatori sanitari, attraverso la tessera sanitaria, dialogano con l’agenzia delle entrate dove confluiscono tutti i pagamenti effettuati per le spese mediche. Le spese tracciate sono quelle detraibili e presenti nel 730 precompilato; ma succede che, a volte, queste spese siano presenti solo sul prospetto informativo che accompagna la dichiarazione. In questo caso c’è qualcosa che non ha funzionato.
Gli operatori sanitari che, attraverso il sistema tessera sanitaria, trasmettono le spese mediche effettuate all’agenzia delle entrate, sono tenuti anche a inviare la modalità del pagamento fatto dal contribuente: tracciato o non tracciato.
Se un operatore fa uno sbaglio e non comunica la modalità del pagamento, ecco che l’agenzia delle entrate non metterà nel modello precompilato la spesa sostenuta e quindi non si potrà usufruire della detrazione fiscale. Ma possiamo fare qualcosa: se il contribuente è sicuro della propria posizione e sa che l’errore arriva dall’esterno, può introdurre nella dichiarazione dei redditi la spesa sanitaria sostenuta; ovviamente deve essere preparato al al fatto che questo potrebbe essere motivo di accertamento da parte del fisco.
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