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Economia

IMU, entro il 16 giugno deve essere pagata la prima rata: ecco chi non la deve pagare

Published by
Claudia Savanelli

L’IMU è una tassa che si applica sugli immobili situati nel territorio di un comune. Però non tutti la dovranno pagare. Ecco i fortunati.

Fra qualche settimana scade la prima rata dell’IMU, l’Imposta municipale unica, che dal 2012 sostituisce l’ICI, Imposta comunale sugli immobili. Si tratta di un’imposta che varia da comune a comune ma che deve comunque rispettare alcuni parametri fissati dallo Stato.

IMU casa: pagamento prima rata il 16 giugno, ma per cho? – Internet.tuttogratis.it

Due sono le rate da pagare: la prima entro il 16 giugno e la seconda (o saldo) entro il 16 dicembre di ogni anno. I contribuenti che sono tenuti a pagare l’IMU sono i proprietari, i titolari del diritto reale di usufrutto o uso, i locatori di immobili (o fabbricati), di terreni agricoli e di aree fabbricabili. Inoltre, si paga anche sugli immobili classificati come seconde case anche se abitate per poche settimane all’anno.

Però, ci sono alcune categorie di immobili e soggetti che sono esenti dal pagamento di entrambe le rate dell’IMU. Scopriamo chi sono i fortunati.

Chi non deve pagare l’IMU: esenzioni e casi particolari

Come abbiamo anticipato, la prima rata dell’IMU scade il 16 giugno, mentre il 16 dicembre è la scadenza della seconda rata. L’importo delle rate dipende dal valore catastale dell’immobile e dall’aliquota stabilita dal comune nel quale è ubicato. Il pagamento è obbligatorio. Anzi, il mancato versamento della prima rata può comportare sanzioni e interessi di mora. Invece, se non è versata la seconda rata le conseguenze sono più gravi: iscrizione a ruolo e successiva riscossione coatta.

IMU, ecco chi non dovrà pagare (internet.tuttogratis.it)

Non tutti i contribuenti devono pagare l’IMU. Infatti, se l’immobile è considerata abitazione principale o prima casa tale tassa non è dovuta. Ciò significa, che in quella casa occorre avere la residenza anagrafica (ovvero, risultare residenti nel comune) oppure il domicilio (ovvero, abitarci ogni giorno). Inoltre, non deve essere compresa nelle categorie catastali identificate come di lusso (categorie A71, A/8 e A/9), ossia riconosciute come villa, abitazione signorile o castello.

Ecco altre tipologie di immobili per i quali non si deve pare l’IMU:

  • unità immobiliari che appartengono a cooperative edilizia;
  • quella assegnata a uno dei coniugi dopo la separazione, divorzio o annullamento del matrimonio;
  • case popolari;
  • quelle dei cittadini italiani non residenti in Italia;
  • appartenenti alla Chiesa se usati per il culto;
  • quelle delle persone anziani residenti però in case di cura;
  • quelle delle Forze Armate in servizio.

La legge di Bilancio 2023 ha introdotto l’esonero dal pagamento dell’IMU in alcuni casi particolari.

Il primo riguarda le case occupate abusivamente, ma solo se il proprietario ha presentato una denuncia all’autorità giudiziaria e comunicato anche al Comune il possesso dei requisiti per l’esonero IMU.

Anche per gli immobili che fanno capo all’Accademia nazionale dei Lincei vi è l’esonero dal pagamento IMU. In questo caso, però, rientrano anche gli edifici non utilizzati per finalità istituzionali.

Infine, esonero dal pagamento dell’IMU anche per gli immobili inagibili a causa degli eventi sismici che hanno colpito nel 2012 l’Emilia Romagna, la Lombardia e il Veneto e nel 2016 il Centro Italia. In realtà, in questo caso si tratta di una proroga dell’esenzione.

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