Il vostro conto corrente è bloccato? Il motivo è da ricercarsi in alcuni controlli effettuati: ecco come evitare che succeda.
Svegliarsi la mattina, aprire la propria app bancaria e scoprire che il conto corrente è stato bloccato, non è una bella notizia certamente per nessuno. Una tale situazione vorrebbe dire che non solo potremmo rischiare di perdere tutto il denaro conservato al suo interno, ma addirittura si perderebbe la possibilità di ritirarlo poiché non è più possibile farlo. Insomma, sarebbe il caso di fare attenzione a ciò che succede al conto corrente invece di ignorarlo.
Eh sì, perché non possiamo sapere se il Fisco o lo stesso istituto bancario decidano di bloccarlo di punto in bianco. Le motivazioni dietro questa scelta possono essere diverse fra loro, e conoscerle tutte quante forse non sarebbe una bella notizia. Tuttavia, prevenire situazioni del genere sarebbe una buona idea. ma è anche vero che non è affatto facile riuscirci visto e considerato che non è scontato il motivo del perché, un conto corrente, viene bloccato.
Il più delle volte, però, si parla probabilmente di riciclaggio. Secondo la legge antiriciclaggio del 1° gennaio 2014, è previsto che l’intestatario del conto corrente compili un questionario entro 60 giorni dal blocco, in modo tale da poter fornire i dati sensibili richiesti per lo sblocco. Inoltre, viene anche richiesta una copia del documento di identità. Che cosa succede se l’intestatario dimentica di compilare il questionario in tempo?
La banca, come da norma, procede a bloccare in via definitiva il conto corrente e ad assegnare una multa che va da 2.600 a 13.000 euro, che viene stabilita in base ai controlli mancati in poche parole. Ovviamente la questione dell’antiriciclaggio è comune, ma possono esserci altre ragioni valide come il decesso del proprietario del conto corrente, il conto rimasto scoperto e il conto bloccato poiché pignorato. Per evitare che tutto questo succeda, è importante fare attenzione.
Gli istituti bancari avvisano in anticipo l’utente di eventuali azioni nei confronti del rispettivo conto corrente, evitando di agire nell’immediato e dando il tempo necessario affinché si possa intervenire entro 60 giorni. In questo modo non possono esserci polemiche e tanto meno non si ottiene la possibilità di recuperare il proprio conto corrente. Inoltre, controllarlo durante i giorni può essere una buona idea per controllare che non ci siano state modifiche particolari.
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