Pochi ci crederebbero, ma ci sono alcuni borghi italiani che addirittura pagherebbero fino a 2.000 euro per far trasferire persone da loro
I borghi italiani hanno un fascino senza eguali e, al contempo, un contrasto tra passato e presente. La maggior parte dei borghi è nato nel lontano medioevo, quando erano considerati dei piccoli insediamenti costruiti nelle vicinanze dei castelli.
In quel periodo medievale, passeggiando in questi piccoli luoghi, si potevano incontrare botteghe, artigiani e magazzini. E non solo: c’erano anche i famosi mercati frequentati dai contadini, che col passare degli anni diventarono delle vere e proprie fiere. Oggi i borghi italiani custodiscono una grande storia e, al contempo, sono una testimonianza della vita quotidiana di un’altra epoca.
In Italia stanno aumentando i piccoli comuni che rischiano l’estinzione, perciò per evitare questo rischio stanno cercando di ripopolare i borghi. Taluni comuni hanno deciso addirittura di pagare le persone che scelgono di trasferirsi in questi paesi. Per la precisione, ci sono degli incentivi fiscali per chi contribuisce al ripopolamento dei luoghi a rischio estinzione.
Tuttavia, qualora si decidesse di accettare questa offerta, bisognerebbe convivere con degli aspetti negativi che emergono in questi luoghi: prima di tutto l’isolamento dai grandi paesi e città e, soprattutto, la quasi assenza di grandi svaghi e divertimenti. in cambio, però, c’è la bellezza della natura, il relax e la storia antica del posto.
Per quanto riguarda gli incentivi, si prevede un bonus di 15.000 euro a fondo perduto, che attualmente è attivo in Sardegna. Inoltre, si potrebbero stipulare affitti simbolici e un bonus per chi lavora a distanza. Questa è una grande opportunità soprattutto per chi lavora in smartworking, poiché può trasferirsi in qualsiasi luogo.
Infatti, stanno aumentando le persone che decidono di accettare questa offerta. Ad esempio, in Emilia Romagna ci sono alcuni comuni che hanno bisogno di essere ripopolati, e grazie a questi bonus in pochi giorni sono pervenute 2.310 domande. Il medesimo risultato è stato ottenuto anche dalla Toscana e dal Molise, i quali per attirare le persone verso i comuni con meno di 2.000 abitanti, hanno deciso di dare 700 euro al mese come incentivo.
I comuni che effettuano questo incentivo sono tantissimi, dal nord al sud. Alcuni dei quali sono il comune di Bormida (vicino Genova) che ha addirittura 394 abitanti, poi c’è il comune di Santa Severina, di San Donato, di Aieta e tanti altri della Calabria con meno di 2.000 abitanti. Sorprendentemente, la nuova generazione di giovani tra i 18 e i 39 anni, sarebbe disposta a rimanere nei borghi in cui sono nati, a condizione di avere una qualità di vita migliore. Altri giovani, invece, rimarrebbero nei piccoli comuni, solo per poter continuare a vivere con i propri parenti e amici.
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