Hai finalmente trovato lavoro e vuoi ricevere ugualmente l’assegno di inclusione? Farlo è molto semplice: segui queste direttive.
Il Governo italiano mette a disposizione diversi bonus importanti per poter ricevere dei sussidi extra, gli stessi che permetterebbero ai cittadini di poter saldare dei debiti o sostenere delle spese importanti durante il corso delle giornate. Tutti quanti noi lo sappiamo molto bene in fin dei conti, non a caso – quando è possibile – cerchiamo di richiedere determinati bonus affinché si possano avere in cambio dei benefici.
Ed il più delle volte abbiamo successo, perché vengono dati ai più bisognosi e dunque a coloro che ne necessitano. Questo vale pure per i lavoratori, che non vengono esclusi dalle iniziative e che, ogni giorno, inviano le loro richieste alle piattaforme amministrative che sono occupano affinché possano essere accettato. Quanto abbiamo detto vale pure per l’assegno di inclusione, il quale è disponibile pure per i lavoratori.
Tanti italiani penserebbero che non sia possibile, ma in realtà non è così: persino chi esercita una professione può richiederlo. Si otterrà la possibilità di ricevere un bonus fino a 780 euro, importo composto da 500 euro e 280 euro per un eventuale affitto, che può essere aumentato fino a 1.380 euro o 1.430 euro in presenza di condizioni specifiche. Secondo quale criterio possiamo averlo, e in base a che cosa viene aumentato?
Per richiederlo sarà necessario avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, che viene moltiplicato per il corrispondente parametro di una scala d’equivalenza. Questi valori numerici sono importanti per determinare la somma da erogare ad un cittadino, motivo per cui presentare la domanda ed esporre alcune condizioni chiave è di vitale importanza. Senza queste informazioni, dunque, non sarebbe possibile ricevere la somma e tanto meno presentare la domanda con la speranza che l’amministrazione ci risponda.
La scala inizia con un punteggio di 0,4 che è destinato a chi ha un componente maggiorenne in casa. Prosegue con un 0,5 per un componente 60 enne o con disabilità, per poi andare avanti con un valore di 0,15 per ciascun minore di età fino ai due anni e 0,10 per un minore di età inferiore ai due anni. Infine si arriva al valore di 2,3 per componenti in condizione di disabilità gravi e non autosufficienti. Rispettando uno di questi cinque criteri sarà possibile ottenere l’assegno di inclusione per il lavoratore richiedente.
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