Saper riconoscere i sintomi di un evento grave come l’Infarto può letteralmente salvare la vita, a noi stessi e agli altri.
Negli ultimi tempi si è assistito ad un aumento della mortalità in tutta Europa, Italia compresa, e degli eventi gravi a livello cardiovascolare.
Le cause sono ancora tutte da accertare, ma comincia a risuonare nell’aria un “campanello d’allarme”: anche i giovani possono morire all’improvviso, colti da infarto. Possiamo imparare a riconoscere i segnali, allora, per contribuire a salvare più vite.
Certo è che in caso di qualsiasi malore è doveroso chiamare il medico o il 118, che sapranno decidere al meglio per il paziente. Ma conoscere più a fondo le dinamiche e le cause dell’infarto non fa certo male.
Probabilmente tutti noi crediamo che il “classico” dolore al braccio sinistro sia la spia di un infarto; in parte è vero ma ci sono altri sintomi e segnali che possiamo imparare a riconoscere.
Innanzitutto ricordiamo che, sebbene l’evento grave in rari casi possa colpire “a sorpresa”, esistono delle condizioni che fanno aumentare i rischi. Parliamo di quei soggetti che fumano, chi soffre di ipertensione, colesterolo o glicemia alta, nonché diabete, e che magari conducono una vita sedentaria. Uno o più fattori insieme come questi certamente rappresentano più ampie probabilità di manifestare malattie a carico del sistema cardiovascolare.
Gli esperti ci ricordano che non è detto che uno o più dei sintomi sopra descritti siano necessariamente l’avvio di un infarto, ma possono essere segnali da non sottovalutare. Recandosi per tempo dal medico, possiamo aumentare le probabilità di sopravvivenza.
(le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici o pubblicazioni su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi)
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