I contribuenti potranno verificare il Modello 730 2023 precompilato a partire dal prossimo 2 maggio, sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Tramite la presentazione del Modello 730, si verifica l’ammontare delle tasse trattenute in busta paga o sulla pensione durante l’anno precedente.
Se il contribuente risulta a credito, ha diritto ad un rimborso.
Non c’è una data universale per l’accredito delle somme spettanti, perché esso dipende dal momento in cui è stata presentata la Dichiarazione dei Redditi e dalla specifica condizione del dichiarante. Il calendario del rimborso, tuttavia, distingue tra contribuenti con e senza sostituto d’imposta e pensionati (con l’INPS come sostituto d’imposta). Scopriamo quando verranno predisposti gli accrediti del 2023.
Il sostituto d’imposta, cioè il datore di lavoro oppure l’Ente pensionistico, ha il compito di provvedere al conguaglio e, dunque, trattenere o rimborsare l’importo dovuto dal contribuente.
Per i dipendenti, il datore di lavoro è responsabile dei rimborsi IRPEF e della cedolare secca. Per chi inoltra la Dichiarazione dei Redditi dopo il mese di maggio, il rimborso viene accreditato in busta paga. Nello specifico, i soldi saranno versati sul primo stipendio utile del mese successivo a quello di presentazione del Modello 730.
In alcune ipotesi, l’Agenzia delle Entrate predispone delle verifiche sulla documentazione presentata, entro 4 mesi dal termine di scadenza dell’invio della Dichiarazione. In caso di esito positivo, è la stessa Agenzia delle Entrate che accredita il rimborso, dopo massimo 6 mesi dal termine per l’inoltro del Modello 730.
Per chi non ha sostituto d’imposta, il rimborso viene pagato direttamente sul conto corrente, comunicato all’Agenzia delle Entrate da chi compila il Modello 730. In tal caso, però, l’attesa per l’accredito è più lunga, perché va dai 4 ai 6 mesi.
La data, inoltre, dipende dall’ammontare e dal tipo di rimborso. In particolare:
Se, però, il rimborso totale è superiore a 4 mila euro, di solito, l’Agenzia delle Entrate sottopone a controllo la Dichiarazione dei Redditi, rallentando i tempi di accredito.
Leggi anche: “Rimborso 730 dall’Agenzia delle Entrate: come faccio a riceverlo se non ho un IBAN? Nessuna paura, c’è la soluzione“.
Ricordiamo, infine, che i pensionati che hanno scelto l’INPS quale sostituto d’imposta ricevono il rimborso a partire dalla pensione del mese di agosto.
In tale data, infatti, ci sarà l’abbinamento delle risultanze contabili delle Dichiarazione dei Redditi per i pensionati che hanno indicato l’INPS come sostituto d’imposta e i cui flussi sono giunti entro il 30 giugno.
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