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Alex Rins entra nel mito: in Honda non accadeva dal 2018

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Francesco Domenighini

Alex Rins riporta il sereno in casa Honda e ad Austin compie un miracolo. Il suo successo infatti riporta alla memoria un evento del 2018.

La Honda in questo MotoMondiale 2023 era chiamata al grande riscatto dopo un disastroso 2022. Gli inizi sono stati abbastanza altalenanti e l’infortunio di Marc Marquez non ha di certo aiutato.

Ad Austin arriva però la grande gara dello spagnolo Alex Rins, che con la Scuderia LCR riporta in vetta sul podio la casa giapponese. Pensate che l’ultima vittoria di una Honda risaliva addirittura al 24 ottobre 2021, quando Marquez trionfò a Misano.

Alex Rins (Fonte: Ansa Foto)

Vedere un successo del fenomeno della MotoGP di questi anni non è però un qualcosa di raro e di impensabile, ben diverso invece il caso che ha coinvolto Rins. Per poter ritrovare nella storia recente un successo di una Honda che non fosse targato Marc Marquez dobbiamo tornare addirittura al 2018.

Il caso volle che anche in quella circostanza a trionfare non fu un pilota del Team ufficiale, ma di una LCR, ovvero l’inglese Cal Crutchlow. Eravamo in Argentina ed era l’8 aprile e in terra sudamericana si disputava il suo secondo GP della stagione.

Ad aiutare il britannico ci furono i problemi alla moto di Marquez che si spense durante il warm-up. Questo gli costò un giro lento nella corsia dei box e dunque di fatto si tolse dalla lotta per la vittoria.

Lo spagnolo non è mai stato molto delicato con i rivali, infatti subì altre penalizzazioni per contatti irregolari con Aleix Espargarò e con Valentino Rossi. Chiuse dunque al 18esimo posto, mentre là davanti si davano battaglia.

Rins eguaglia Crutchlow: la LCR torna a vincere dopo cinque anni

A contendersi la vittoria finale furono Crutchlow e la Tech 3 di Johann Zarco, oggi KTM ma allora ancora Yamaha. Il britannico riuscì a resistere fino alla fine dagli attacchi del francese e al traguardo lo tenne alle sue spalle per soli 25 centesimi.

Un successo incredibile che permise a Cal di godersi anche il primo posto in classifica generale, un evento che non era mai successo nella sua carriera nella classe regina. Fu naturalmente un fuoco di paglia, prima di dare vita a un bellissimo Mondiale vinto ancora da Marquez.

Da quel momento in poi se la Honda ebbe modo di vedere un proprio pilota in cima al podio fu solo per merito di Marquez. Quello che ha fatto Rins dunque è chiaro ed evidente a tutti, si tratta di un’impresa che merita solo applausi.

Indubbiamente la caduta di Pecco Bagnaia lo ha aiutato e non poco, sarebbe stato difficile pensare a un successo con la Ducati presente fino alla fine. Il weekend però fa capire come la Honda stia crescendo e non poco.

In questo inizio di stagione il campione del mondo in carica sta avendo grossi problemi, infatti ad Austin è arrivato il secondo zero consecutivo in gara. Vuoi vedere che proprio questo potrà cambiare le carte in tavola del Mondiale in MotoGP?

Ai posteri l’ardua sentenza, ma la vittoria di Rins entra di diritto nella storia, perché ora la casa giapponese dimostra di non essere più “Marquez dipendente”.

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