La previdenza complementare consente di integrare la rendita pensionistica. In cosa consiste la pensione integrativa Poste Italiane?
La pensione integrativa Poste Italiane ha l’obiettivo di assicurare una prestazione più elevata ai contribuenti che decidono di sottoscriverla.
Consiste, infatti, in un piano individuale pensionistico (PIP), destinato ad accantonare, tramite versamenti mensili, una rendita aggiuntiva alla pensione pubblica.
Gli aderenti al Fondo pensione Poste Italiane godono, inoltre, di numerosi vantaggi, come la detraibilità fiscale dei versamenti e la garanzia della rendita. Vediamo, dunque, come funzione la previdenza complementare e quali sono i vantaggi; proponiamo, inoltre, un esempio di simulazione pensione.
La pensione integrativa Poste Italiane spetta ai contribuenti con un reddito da lavoro o da impresa, quindi sia agli autonomi sia ai dipendenti. Poiché si tratta di un piano pensionistico individuale, è rivolto anche a chi non possiede reddito ed è fiscalmente a carico di altre persone.
Il contribuente aderente può, in totale autonomia, scegliere l’importo da destinare al Fondo mensilmente; può, addirittura, sospendere i versamenti in ogni momento, per riavviarli successivamente. La somma da pagare va trasmessa con bonifico volontario, mentre, per i soli lavoratori dipendenti che hanno deciso di investire anche il TFR, ci saranno addebiti in busta paga.
I costi sono del 2,5% su ciascun versamento effettuato, per i primi 15 anni.
I contributi versati vengono investiti in vari prodotti finanziari, come azioni, obbligazioni, titoli di Stato. Poiché il mercato azionario è soggetto a continue oscillazioni, c’è il rischio di riduzione del capitale. La pensione integrativa Poste Italiane, tuttavia, è a capitale garantito; vuol dire che anche se l’investimento dovesse fallire, verrebbero restituiti i contributi versati.
C’è, inoltre, un limite massimo alla cifra da investire, pari a 30 mila euro annui, per un totale di 150 mila euro.
La pensione integrativa Poste Italiane può essere versata sotto forma di rendita mensile aggiuntiva oppure, se il contribuente lo richiede, sotto forma di capitale unico, fino al 50% dell’importo spettante.
Se, però, durante il periodo di versamento, il pensionato dovesse averne bisogno, può chiedere delle anticipazioni della somma. L’operazione è consentita solo nelle ipotesi stabilite dalla legge e, cioè, per sostenere spese sanitarie oppure, dopo 8 anni, per acquistare o ristrutturare la prima casa.
Gli interessati, inoltre, possono verificare l’andamento dell’investimento in qualunque momento, accedendo alla propria Area riservata sul portale web di Poste Vita.
Infine, per sottoscrivere un piano pensionistico, bisogna recarsi presso un Ufficio Postale e compilare un questionario di adeguatezza. Tale documento serve a verificare se l’investimento è adatto alle esigenze del pensionato.
La pensione integrativa Poste Italiane è un valido strumento per chi intende assicurarsi una somma aggiuntiva alla pensione. Senza dubbio, la facoltà di modificare la cifra del premio è uno degli aspetti più vantaggiosi, che lo rendono perfetto anche per coloro che non hanno reddito o non lavorano.
Il sito di www.postevita.poste.it mette a disposizione dei contribuenti interessati un Simulatore, grazie al quale è possibile ottenere una stima degli aspetti salienti dell’investimento. Simuliamo una situazione tipo e vediamo come funziona.
Supponiamo che una dipendente privata, nata il 20 gennaio 1963, abbia, finora, maturato 35 anni di contribuzione. Con una retribuzione annua lorda di 25 mila euro, per il simulatore la lavoratrice potrà accedere alla pensione nel 2031, a 68 anni e 3 mesi, e avrà una previdenza obbligatoria di 22.128 euro lordi annui.
Per mantenere un tenore di vita che rispecchi le sue aspettative, l’interessata dovrà provvedere a sopperire una differenza di 2.872 euro, rispetto all’importo dell’ultimo reddito lordo annuo.
Se decide di colmare questo gap attraverso la previdenza complementare e, precisamente, la pensione integrativa Poste Italiane, il simulatore calcola l’importo da versare. Se la lavoratrice versa 200 euro al mese, attraverso un profilo di investimento garantito (che, dunque, assicura la conservazione del capitale) e richiede una rendita vitalizia immediata, avrà diritto a 924 euro lordi annui.
Potrà, inoltre, ottenere un risparmio fiscale totale di 5.184 euro.
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