La dichiarazione del disabile è il documento chiave per il lavoratore nella richiesta dei permessi retribuiti.
I caregiver che assistono familiari con disabilità grave (Legge 104, articolo tre comma tre) possono assentarsi per tre giorni al mese dal posto di lavoro grazie alla dichiarazione del disabile.
L’assistenza ad una persona con un handicap fisico, psichico o sensoriale richiede molto impegno e dedizione. Per un caregiver può non essere semplice conciliare la cura del disabile con la vita lavorativa e personale. Fortunatamente ci sono benefici a lui riservati tali da ridurre l’onere sulle sue spalle e riuscire a gestire ogni situazione con maggior tranquillità.
I caregiver possono, ad esempio, richiedere sia il congedo straordinario di due anni per assentarsi dal posto di lavoro senza perdere la retribuzione sia i permessi di tre giorni al mese. Il congedo ha una durata molto lunga ma può essere fruito solo in caso di convivenza con il disabile (a parte tre eccezioni alla regola). I permessi, invece, non richiedono la convivenza ma altri obblighi per il lavoratore. Uno di questi è la presentazione della dichiarazione del disabile nel momento in cui si intende richiedere un giorno di permesso per prendersi cura del familiare disabile.
Il lavoratore per assentarsi dal posto di lavoro deve inoltrare domanda all’INPS. Naturalmente ci riferiamo alla possibilità di “stare a casa” ed essere retribuiti chiedendo i permessi mensili concessi solamente se il fine è assistere una persona con handicap.
La procedura di invio della richiesta è telematica e in questa fase di inoltro diventa fondamentale proprio la dichiarazione del disabile. Parliamo del documento con il quale la persona con handicap beneficiaria dell’assistenza conferma la propria condizione di salute. Significa, dunque, che l’assistito ha l’obbligo di fornire una giustificazione alla richiesta del lavoratore di ricorso ai permessi 104. Giustificazione che si basa sull’handicap riconosciuto da un’apposita commissione. Non solo, lo stato di disabilità dovrà essere grave per poter dare diritto ai permessi di tre giorni.
L’interessato dovrà collegarsi al portale dell’INPS, entrare nella sezione “Lavoro” e poi cliccare sul servizio “Indennità per permessi fruiti dai lavoratori per assistere familiari disabili in situazione di gravità o fruiti dai lavoratori disabili medesimi”. Il passaggio successivo è selezionare “Lavoratori”.
A questo punto sarà necessario accedere al servizio identificandosi digitalmente. Significa effettuare il log-in tramite credenziali digitali ossia SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi.
Arriviamo al momento della compilazione della domanda dopo aver selezionato “Disabilità-Permessi Legge 104/1992” e “Acquisizione domanda per assistenza ai familiari disabili” – “Cominciare una nuova acquisizione”.
I dati da inserire saranno
Poi bisognerà verificare i dati già presenti del datore di lavoro nonché l’inquadramento contrattuale. Si arriva, così, alla parte dedicata alle dichiarazioni, compresa quella del disabile. Si visualizzerà solo se la persona con disabilità è maggiorenne oppure minorenne e con richiedente differente da un genitore.
Oltre ai dati personali del richiedente e del disabile occorrerà indicare
Andrà apposta la firma o in alternativa allegato un documento di riconoscimento esattamente come sotto la dichiarazione sostitutiva di atto notorio posta a conclusione del documento.
Oltre all’invio telematico attraverso al piattaforma predisposta è possibile presentare la domanda direttamente presso la sede INPS competente oppure inviandola tramite PEC, Posta Elettronica Certificata.
Concludiamo con una novità 2023. L’INPS ha aggiornato la piattaforma telematica e, adesso, il documento in questione viene indicato come “Dichiarazione sostitutiva di atto notorio disabile”.
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