La Camera e il Senato hanno dato il via libera al decreto legge Superbonus. Confermata l’aliquota del 110%.
Il provvedimento è stato confermato definitivamente con 94 voti favorevoli, 72 contrari e 2 astenuti: al via il decreto legge Superbonus.
Confermata anche l’aliquota 110% ma con limitazioni. Infatti, dovrà essere applicata solo per i condomini che hanno presentato nel 2022 la Certificazione inizio lavori asseverata Superbonus (CILAS). Oppure, per gli immobili in area sismica. In tutti gli altri casi scende al 90%: come annunciato nei mesi scorsi.
Con il decreto legge Superbonus è necessario ricordare quali sono le scadenze e le aliquote da applicare per ottenere gli sconti fiscali.
Si parte con quella del 110% per le spese sostenute fino a dicembre 2023, purché, come detto in precedenza, i contribuenti abbiano presentato la CILAS entro il 31 dicembre 2022. La stessa aliquota potrà essere utilizzata per le spese sugli interventi di demolizione e ricostruzione, se la domanda è stata presentata sempre entro la data suddetta.
Inoltre, per il decreto legge, gli immobili assimilati a un condominio, con un unico proprietario o in comproprietà, per l’approvazione dei lavori non hanno bisogno della delibera dell’assemblea. Però, l’immobile deve essere formato da massimo 4 unità immobiliari. Inoltre, per ottenere l’aliquota 110% anche per i lavori pagati nel 2023 la CILAS doveva essere presentata entro il 25 novembre 2022.
Invece, per le spese effettuate entro il 31 dicembre 2023 l’aliquota del Superbonus è del 90%. Poi, negli anni successivi l’aliquota subirà una ulteriore diminuzione: rispettivamente del 70% nel 2024 e del 65% nel 2025.
Il Superbonus non piace neanche con queste novità. Infatti, nonostante la ‘vittoria’ il nuovo decreto non è piaciuto a molti rappresentati politici secondo i quali era da ‘eliminare’ una volta per tutto. Le posizioni positive, invece, sostengono che in questo modo il governo tutela i conti pubblici. Nello stesso tempo, risponde alle molte domande di famiglie e imprese.
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