I buoni fruttiferi postali rappresentano un prodotto finanziario che assicura un certo tasso di interesse sul capitale investito.
Si attagliano a chi cerca un’opzione di investimento sicura e a basso rischio, senza doversi preoccupare di eventuali fluttuazioni di mercato. Ecco quelli più interessanti di aprile 2023.
Tutti i risparmiatori con un minimo di conoscenze in fatto di nuovi investimenti conoscono o comunque hanno già sentito parlare dei buoni fruttiferi postali.
Questi ultimi altro non sono che strumenti di investimento ‘base’, una sicurezza per coloro che vogliono guadagnare qualcosa senza rischiare praticamente nulla. I buoni fruttiferi postali hanno una lunga storia sul mercato, dato che il loro lancio risale a quasi un secolo fa.
Ebbene, per quanto riguarda i tempi odierni basta dare un’occhiata al sito web delle Poste per scoprire che l’offerta dei buoni fruttiferi postali è davvero variegata e in grado di soddisfare le esigenze di tutti i risparmiatori poco avvezzi al rischio. Ma orientarsi non è così semplice. Ecco allora una sintetica panoramica sulle migliori opportunità del momento, ovvero su qui Bfp che appaiono più convenienti per il mese di aprile. I dettagli.
Conoscere bene gli strumenti di investimento è essenziale prima di scegliere se puntare i propri risparmi su un prodotto piuttosto che su un altro. I buoni fruttiferi postali (BFP), in particolare, consistono in strumenti di investimento emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), vale a dire un’istituzione finanziaria controllata dallo Stato, e collocati in esclusiva da Poste Italiane.
Essendo prodotti emessi da una società controllata dallo Stato sono ritenuti molto sicuri dagli esperti dei mercati e, conseguentemente, appetibili per risparmiatori e investitori cauti e in cerca di un rendimento anche minimo. Di fatto sono garantiti dallo Stato, che funge da garante per ciò che attiene alla loro solvibilità.
Come accennato, la durata dei buoni è variabile e può andare dai 3 ai 20 anni, in base al prodotto e delle esigenze e disponibilità del risparmiatore.
Il meccanismo dei buoni fruttiferi postali è di agevole comprensione poiché il risparmiatore versa una cifra, anche piuttosto bassa, e questa matura – nel corso del tempo – interessi in base a più variabili, ovvero: l’importo investito (ed è chiaro che più consistente è la cifra, più alti saranno i rendimenti ottenuti), durata e tipologia del buono sottoscritto (in quanto l’offerta è varia e vi sono buoni correlati ad es. all’età di chi investe).
Gli investimenti a breve termine sono diventati sempre più diffusi negli ultimi anni, complice l’incertezza economica, il calo dei mercati e il problema dell’inflazione in crescita. Molti risparmiatori non vogliono rischiare specialmente in una fase in cui la volatilità dei mercati finanziari desta preoccupazione. Ecco allora che i buoni fruttiferi postali si rilanciano ancora una volta, a rappresentare un ‘salvagente’ per coloro che desiderano mettere i risparmi in un posto sicuro e guadagnare denaro in poco tempo.
Ebbene, venendo al dunque, ricordiamo che niente è cambiato rispetto al mese scorso e, perciò, i rendimenti dei buoni fruttiferi sono sempre gli stessi. Se ci chiediamo su quali BFP puntare in primis, rispondiamo che tra i buoni fruttiferi più interessanti per investire a breve termine e guadagnare un discreto gruzzoletto, troviamo sicuramente i buoni fruttiferi 3×2.
Come indicano le Poste nel loro sito web, l’offerta prevede un rendimento interessante nel medio periodo ovvero se l’investimento è fatto nel lasso massimo di 6 anni. I rendimenti fissi sono crescenti e chi lo sceglie ha la flessibilità di rimborsarlo anche dopo 3 anni con il riconoscimento degli interessi maturati, entro il termine di prescrizione. L’investitore avrà insomma diritto alla riconsegna del capitale investito e, dopo 3 anni, anche degli interessi conseguiti.
Facendo un breve esempio pratico, nel caso si voglia investire 40.000 euro su un buono 3×2, ciò consentirebbe di guadagnare 4.415,69 euro in soli 6 anni, con interessi rimborsabili già dopo 3 anni, per un rendimento annuo lordo a scadenza pari al 2%. Più dettagli in questa pagina del sito web di Poste Italiane.
Interessante è anche l’offerta denominata Buono Rinnova. In particolare nell’identico lasso di tempo la proposta si rivolge all’investitore che rimborsa uno o più buoni fruttiferi postali scaduti, a patto che siano rimborsati a partire dal 20 settembre 2022 ed entro il periodo di collocamento del Buono Rinnova.
Il rendimento annuo lordo a scadenza è pari al 3,25% e l’offerta si rivela ideale se si vuole reinvestire i propri risparmi fino a 6 anni. Maggiori dettagli sono consultabili in questa pagina del sito di Poste Italiane.
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