Entro il 1° maggio 2023 gli addetti ai lavori pesanti e faticosi possono inoltrare domanda di riconoscimento dello svolgimento delle attività gravose e usuranti per il pensionamento nel 2024.
Chi perfezionerà i requisiti per andare in pensione tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024 non ha molto tempo a disposizione.
Meno di un mese di tempo per presentare la domanda di riconoscimento dei lavori faticosi e pesanti. Superando il termine ultimo la decorrenza delle pensione verrà differita di
I lavoratori interessati, dunque, devono raccogliere il prima possibile i dati da utilizzare per inoltrare la richiesta che, ricordiamo, dovrà necessariamente essere presentata telematicamente. Nello specifico, il modulo da compilare è ap45_lofp.pdf e dovrà essere affiancato dalla documentazione necessaria per la procedibilità dell’istanza.
I documenti dovranno riportate a scanso di equivoci lo svolgimento dell’attività faticosa e pesante. Si possono allegare tutte le prove utili a provare l’occupazione a condizione che risalgano all’epoca di svolgimento delle attività in questione. Non valgono, dunque, le dichiarazioni “ora per allora” rilasciate dal datore di lavoro.
L’INPS ha fornito le istruzioni per la presentazione delle domande di riconoscimento dello svolgimento dei lavori faticosi entro il 1° maggio 2023 nel messaggio numero 1100 del 21 marzo dell’anno in corso.
La richiesta dovrà essere inoltrata unicamente da coloro che matureranno i requisiti tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024. Sono inclusi anche i lavoratori dipendenti del settore privato che
Tra i destinatari del beneficio troviamo
che nel 2024
Rientrano tra i beneficiari, poi, i lavoratori notturni a turni occupati
Un lettore chiede “Sul contratto ho il codice Istat saldatore, sulla busta paga risulto operario, fino al 2021 operaio di produzione. Qual è il codice Istat esatto per andare in pensione come usurante?“.
I datori di lavoro devono obbligatoriamente inviare al Ministero del Lavoro le denunce riguardanti i lavori usuranti. Entro il 17 aprile – proroga comunicata lo scorso 29 marzo – i datori di lavoro dovranno comunicare il lavoro notturno svolto dai dipendenti nonché le attività usuranti. Con riferimento al lavoro a catena, invece, il termine ultimo della comunicazione è entro trenta giorni dall’inizio dell’attività.
Significa che i datori di lavoro conoscono esattamente le tipologie di mansioni svolte dai dipendenti dato che dovranno comunicarle al Ministero del Lavoro. Ad ogni lavoratore assoceranno un codice Istat specifico. Consigliamo al lettore, dunque, di rivolgersi all’azienda presso la quale è impiegato per capire quale codice gli è stato assegnato.
Ecco la lista dei lavori faticosi con relativo codice Istat.
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