Scopriamo quanto guadagna con i Gratta&Vinci un tabaccaio. In caso di biglietto vincente, spetta una percentuale? La quota di guadagno vale anche se il biglietto è perdente?
Nell’immaginario collettivo il lavoro del tabaccaio è a prova di crisi e permette di ottenere un super guadagno con il minimo sforzo. Tutti sanno, però, che non è tutto oro ciò che luccica e che ogni lavoro i basa su sacrifici e impegno costante.
Il mestiere del tabaccaio esiste da molti decenni e, nel corso del tempo, si è evoluto adattandosi alle esigenze della società. Da semplice negozio di sigarette, sigari e tabacchi, si è passati a vendere valori bollati, accendini, profumi e articoli di cartoleria.
Insomma, si è assistito ad un’evoluzione in piena regola che oggi ha portato le tabaccherie ad essere dei negozi multi prodotti. Ma quanto guadagna un tabaccaio con la vendita dei Gratta&Vinci?
I tabaccai vendono numerosi prodotti che appartengono al Monopolio di Stato. È questo il caso delle sigarette, della Lottomatica e dei Gratte&Vinci. Si tratta di prodotti per i quali il tabaccaio riceve un ricavo tramite l’applicazione dell’aggio. Ci stiamo riferendo ad un importo dato dalla differenza tra il profitto dell’esercente e le imposte.
In Italia, l’aggio rappresenta il 10% del fatturato. In particolare, per la vendita di Gratta&Vinci, così come riportato sul sito dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: “La percentuale dell’aggio spettante al ricevitore è pari all’8% della raccolta complessiva delle giocate effettuate nella ricevitoria”.
Di conseguenza, è possibile comprendere che il guadagno del tabaccaio per la vendita di un biglietto è pari all’8% del valore dello stesso. Quindi, più alta è la quota di biglietti venduta e maggiore sarà il guadagno.
Per rispondere alle domande che ci siamo posti in apertura: il guadagno del tabaccaio è garantito anche se il biglietto è perdente. Inoltre, non è prevista una percentuale aggiuntiva sui Gratta&Vinci che risultano vincenti.
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