I permessi Legge 104 di tre giorni al mese possono essere frazionati ad ore. L’esigenza è comuna a tante famiglie, approfondiamo le regole da seguire.
I lavoratori con disabilità e i caregiver possono assentarsi dal lavoro per tre giorni al mese ottenendo comunque la retribuzione base.
I cittadini con disabilità certificata INPS possono avere accesso a numerose agevolazioni fiscali e benefici sul lavoro. L’obiettivo dello Stato è riservare tutele specifiche a chi, a causa di una minorazione psichica, sensoriale o fisica, incontra quotidianamente ostacoli e rischia l’esclusione sociale. Le misure sono rivolte non solo alle persone con handicap ma anche ai caregiver ossia i familiari che si prendono cura dei disabili. Tra le agevolazioni sul lavoro ricordiamo il congedo straordinario di due anni (condizione necessaria la convivenza) e i permessi di tre giorni al mese retribuiti. Tre giorni che possono anche essere frazionati in ore seguendo specifiche direttive.
Ad onor del vero, l’argomento non è chiarissimo. L’INPS, l’INPDAP e il Ministero per la Pubblica Amministrazione hanno pubblicato circolari al riguardo ma con indicazioni differenti. Cerchiamo di trarre le conclusioni comuni per avere maggiori informazioni sul calcolo monte ore dei permessi iniziando con il dire che una vera e propria Legge che impone ai datori di lavoro di accettare la richiesta di fruizione ad ore non esiste.
Volendo approfondire la possibilità di fruire dei permessi 104 di tre giorni ad ore occorre inizialmente distinguere tra comparto pubblico e privato.
I lavoratori pubblici con handicap grave (articolo 3 comma 3) possono richiedere alternativamente
Il dipendente dovrebbe considerare che esiste un limite di diciotto ore mensili scegliendo il frazionamento dei permessi 104 (Legge 133 del 2008). Da lavoratore del settore pubblico, dunque, sarebbe più conveniente approfittare delle due ore giornaliere piuttosto che frazionare in altro modo i permessi.
Occorre specificare, però, che la limitazione viene applicata solo ai Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro che riportano a priori una corrispondenza in ore dei tre giorni di permesso mensili. Stesso discorso sia per i disabili che per i caregiver. Significa che volendo frazionare in ore i permessi con un CCNL che già preventiva la corrispondenza in 18 ore dei permessi si dovrebbe tener conto del limite delle diciotto ore. In caso contrario no.
Passiamo ora al comparto privato. Anche qui vige il limite delle diciotto ore ma solo nel caso in cui l’orario di lavoro sia di 36 ore e suddiviso in sei giorni lavorativi. Se così non fosse, il monte ore andrebbe calcolato seguendo una specifica formula che tiene conto della tipologia di orario di lavoro, se a base settimanale o plurisettimanale.
Partiamo dalla base settimanale. La formula è
Passiamo alla base plurisettimanale. La formula è
Significa che
Molti lavoratori si chiedono se c’è un tempo di preavviso da rispettare fissato dalla Legge. La risposta è no. L’INPS stabilisce solamente che le giornate di assenza dovranno essere indicate in tempo utile. Una definizione generica che il Dipartimento della Funzione Pubblica ha cercato di rendere più specifica.
Le amministrazioni e i dipendenti dovranno concordare preventivamente le giornate e le ore di permesso creando un piano di fruizione, per esempio, all’inizio del mese. Questa pretesa del Dipartimento è piuttosto difficile da mette in atto. Anzi, la soluzione risulta non legittima e non adottabile dato che non pone le esigenze del lavoratore e quelle delle amministrazioni sullo stesso piano.
Ricordiamo che dal mese di agosto 2022 i permessi 104 possono essere richiesti da più caregiver per uno stesso disabile essendo sparita la figura del referente unico. Proprio come accade da sempre per i genitori di figli minorenni con handicap. Questi possono fruire alternativamente delle giornate o delle ore di permesso. L’alternanza riguarda il numero complessivo di giorni fruibili nel mese mentre non riguarda le assenze contestuali. Significa che la madre può chiedere, ad esempio, due giorni di permesso e il padre uno anche in coincidenza con quello della madre.
Il discorso è diverso per gli altri caregiver. Pur potendo fruire dei permessi per uno stesso familiare disabile, il limite sarà sempre di tre giorni e necessariamente in giornate differenti.
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