Oggi scopriamo se tra i requisiti di accesso alle case popolari c’è anche quello di estratto. Ecco la guida completa.
Le case popolari sono degli alloggi di proprietà pubblica che vengono assegnati a cittadini che si trovano in determinati condizioni economiche. In sostanza, per accedere alle case popolari è necessario rispondere a determinati requisiti.
In base a quanto stabilito dalla disciplina attuale le persone meno abbienti hanno la possibilità di abitare nelle case popolari pagando un prezzo di agevolato. Si tratta di una somma di denaro decisamente inferiore rispetto alla media degli affitti che caratterizzano il mercato immobiliare.
In ogni caso, affinché i Comuni possano procedere con l’assegnazione delle Case Popolari devono pubblicare uno specifico bando, che permette ai soggetti che possiedono i requisiti di iscriversi in apposite graduatorie. Solo in questo modo è possibile accedere a tali alloggi.
Per accedere alle case popolari è necessario che il soggetto richiedente sia in possesso di determinati requisiti stabiliti dal bando di assegnazione degli alloggi in edilizia pubblica. Tra questi requisiti vi è anche lo sfratto? La risposta è negativa. Essere stati sfrattati da un immobile non rappresenta un requisito di accesso alle case popolari.
Di fatto, hanno la possibilità di ottenere un alloggio pubblico sia cittadini italiani che comunitari o extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno.
Inoltre, per poter beneficiare di una casa popolare è necessario non superare una determinata soglia di reddito stabilita dal comune e indicata nell’apposito bando. Dunque, ogni Comune può fissare una soglia di reddito diversa.
Ci sono però anche altri requisiti che consentono di accedere alle case popolari:
Vi è poi un’altra condizione che permette di accedere alle case popolari, congiuntamente al rispetto del limite reddituale, ovvero la presenza di handicap o disabilità.
Inoltre, hanno diritto ad accedere ad una casa popolare:
Come abbiamo visto lo sfratto non rappresenta un requisito di accesso che dà diritto ad avere una casa popolare. Inoltre, a partire dal 2023, è stato stabilito che coloro che sono stati sfrattati da altre case popolari negli ultimi cinque anni perdono il diritto all’assegnazione di una nuova unità immobiliare.
Tuttavia, esistono alcune ragioni che hanno adottato delle norme proprie di assegnazione o meno delle case popolari, che includono anche i soggetti sottoposti a sfratto.
In questi casi, infatti, lo sfratto viene inteso come un’impossibilità del cittadino ad onorare gli impegni assunti con il contratto di locazione, a causa di una situazione di disagio economico.
Di conseguenza, in Calabria, coloro che hanno subito uno sfratto per mancanza di reddito hanno la possibilità di chiedere una casa popolare.
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