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Economia

Pagare l’affitto in contanti si può? Ecco cosa dice la legge

Published by
Isabella Insolia

In tanti preferiscono usare i contanti anche per pagare l’affitto. Ci sono dei limiti da rispettare e delle regole da prendere in considerazione. Ecco quali sono le leggi in vigore e gli adempimenti da eseguire.

Nel corso degli anni, gli italiani hanno visto il limite contanti cambiare diverse volte. L’ultima modifica è entrata in vigore lo scorso 1° gennaio 2021 e i cittadini si sono ritrovati a dover rispettare le nuove regole. Queste valgono su ogni settore, anche per quanto riguarda il canone di locazione pattuito con il proprietario della casa nella quale si vive.

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Nonostante l’era digitale e tecnologica abbia avvicinato molte persone ai pagamenti con la carta di credito, sono ancora tanti che preferiscono usare i contanti per effettuare diverse operazioni, sia quelle economicamente più rilevanti che quelle più modiche. Sono quindi in molti a chiedersi se è possibile pagare in contanti l’affitto.

I metodi di pagamento che tracciano i movimenti sono sempre i più consigliati. Tuttavia, a di là di ciò è possibile pagare il canone di locazione con il denaro contante, ma è bene sapere che l’affittuario deve rispettare dei limiti stabiliti per legge, così come eseguire degli adempimenti necessari per stare in regola.

Pagare l’affitto in contanti: le regole da rispettare

Le persone che vivono in un immobile in affitto possono pagare senza problemi in contanti, ma hanno bisogno di conoscere le regole di questa tipologia di versamento. In merito alle leggi in vigore in Italia nel 2023, si possono usare i contanti legalmente, senza incorrere in sanzioni o illeciti vari solo se rispettano i tempi e i termini pattuiti tra il proprietario e l’affittuario.

Affitto, i limiti del pagamento in contanti

È bene sottolineare che dal 1° gennaio 2023 il limite per tutti i pagamenti in contanti è passato da 1.000 a 5.000 euro. Questo vuol dire che è possibile pagare l’affitto in denaro contate solo se questo non supera i 5.000 euro, altrimenti bisogna procedere con le altre modalità di pagamento.

Quando il canone di locazione supera i 77,47 euro (nella maggior parte dei casi) e si è scelto il pagamento in contanti, il proprietario della casa deve rilasciare la quietanza all’affittuario e apporre la marca da bollo di 2 euro. Nel caso in cui la marca da bollo non dovesse essere pagata dal proprietario, la legge vuole che ci siano delle sanzioni a carico di tutte e due le parti.

Affitto, gli adempimenti del proprietario e dell’inquilino

Gli adempimenti del proprietario e dell’inquilino sono stati ribaditi dall’articolo 1199 del Codice Civile. La legge stabilisce che ci deve essere la registrazione del contratto di locazione all’Agenzia delle entrate e in questo caso bisogna dichiarare la quota di pagamento dell’affitto. Nel momento in cui viene sottoscritto il contratto da tutte e due le parti, queste devono accordarsi su vari punti:

  • Importo del canone di locazione;
  • Modalità di versamento (contanti o bonifico);
  • Tempistiche del pagamento (mensile, trimestrale o semestrale).

Una volta definite tutte le modalità del pagamento, il proprietario dell’immobile deve rilasciare all’affittuario una ricevuta ogni volta che riscuote il pagamento, riportando la data precisa in cui è stato effettuato il pagamento, le firme di tutte e due le parti e l’importo del canone. Nel caso in cui il proprietario non volesse emettere fattura, l’inquilino ha il diritto a non pagare l’affitto.

Casa in affitto, gli altri metodi di pagamento

È possibile anche optare per gli altri metodi di pagamento che sono tracciabili. Tra quelli più comuni ci sono i bonifici bancari o postali, ma in molti decidono anche per gli assegni e i vaglia postali. Chi decide per un bonifico, bisogna sempre riportare la causale del pagamento.

Nel caso in cui l’affittuario non ha un conto corrente, può tranquillamente versare l’importo del canone di locazione su una carta prepagata del proprietario. Anche in quest’ultimo caso la transazione viene tracciata senza problemi. Ricordiamo sempre che ci sono tre trucchi per risparmiare sull’affitto e sono molto utili soprattutto se si vive da soli.

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