Le informazioni fornite dall’Agenzia delle entrate ci permettono di capire quale regime conviene per fruire dei bonus casa 2023.
Quando si parla di bonus casa 2023 si pensa alla possibilità di effettuare la ristrutturazione immobiliare, per il miglioramento dell’efficienza energetica. In realtà, esiste anche un’altra agevolazione, molto interessante, che non prevede interventi edilizi.
Infatti, al di lò delle detrazioni fiscali che lo Stato riconosce a coloro che eseguono lavori edilizi rispettando le regole prestabilite esiste anche un altro bonus. Oggi vorremmo soffermarci sull’agevolazione quello indirizzata in favore dei giovani under 36 che decidono di acquistare la loro prima abitazione.
Con lo scopo di incentivare l’acquisto di prima casa da parte dei giovani, lo Stato ha messo a disposizione un fondo che offre garanzie per questa categoria di cittadini.
Quali sono le agevolazioni previste per chi decide di acquistare la prima casa e ha meno di 36 anni? In questo caso, conviene di più la comunione o la separazione dei beni?
Se ad accedere al bonus prima casa under 36 sono una coppia di giovani, quale regime conviene adottare? Coloro che usufruiscono dell’agevolazione senza essere sposati hanno la possibilità di richiedere il bonus in comunione legale solo per la propria quota.
A tale proposito l’Agenzia delle Entrate specifica che è possibile: “richiede la suddetta agevolazione su un immobile in comunione legale solo per la propria quota e non può essere richiesta dall’altro coniuge una nuova agevolazione, anche se si permuta l’immobile di esclusiva proprietà”.
Appare evidente che accedendo al bonus under 36 potrebbe risultare più conveniente il regime di separazione dei beni. Di fatto, scegliendo la comunione dei beni l’altro partner non potrebbe accedere alla suddetta agevolazione.
Il bonus prima casa è indirizzato in favore degli under 36 ed è stato confermato anche per il 2023. Si tratta di un’importante opportunità che permette di beneficiare di una serie di agevolazioni per l’acquisto della prima casa.
Così come si legge sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, lo scopo del bonus è quello di favorire l’autonomia abitativa dei cittadini che hanno età inferiore a 36 anni. La misura è stata introdotta dalla legge numero 73 del 2021, conosciuta anche come decreto “Sostegni bis”.
Il bonus propone agevolazioni fiscali in materia di imposte indirette, per l’acquisto della prima abitazione. Per poter beneficiare delle suddette agevolazioni è necessario che l’atto di compravendita della casa sia stipulato tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023. Con l’approvazione della legge di bilancio 2022 è avvenuta una proroga di ulteriori 6 mesi del termine originario, che era stato fissato al 30 giugno 2022. Successivamente, la legge di bilancio 2023 ha provveduto a prorogare di un altro anno le agevolazioni in questione.
Coloro che decidono di acquistare la prima casa usufruendo del bonus under 36 potranno beneficiare in caso di compravendita non soggetta a IVA, di una serie di esoneri. In particolare, i giovani che hanno diritto al bonus casa 2023 sono esonerati dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale.
Mentre per gli acquisti soggetti a Iva è riconosciuto, oltre ai suddetti esoneri, anche un credito d’imposta dell’ammontare pari allieva corrisposta al venditore.
A proposito del credito d’imposta questo può essere:
Per accedere alle agevolazioni previste dal bonus prima casa giovani è necessario non aver compiuto ancora 36 anni di età nell’anno in cui è stipulato l’atto di compravendita. Inoltre, occorre avere un indicatore ISEE che non sia superiore a 40.000 euro lordi.
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