Alcuni utenti che sono titolari di un conto PayPal si domandano se l’Agenzia delle Entrate possa effettuare controlli.
PayPal è un conto corrente bancario telematico che permette di ricevere e trasferire denaro. Le transazioni di denaro possono essere eseguite da conti correnti o carte.
L’apertura di un conto PayPal è completamente gratuito. Molte persone optano per questa soluzione soprattutto quando si tratta di fare acquisti online. Di fatto, PayPal si tratta di uno dei metodi più sicuri per questo tipo di operazioni.
Alla luce delle novità fiscali introdotte nell’ultimo biennio, come ad esempio l’Anagrafe dei conti correnti, ci si domanda se l’Agenzia delle Entrate possa effettuare controlli che riguardino anche le somme di denaro depositate e le transazioni eseguite con conto PayPal.
Nell’epoca delle transazioni digitali PayPal rappresenta senz’altro una delle piattaforme più conosciute al mondo. La società che gestisce il conto PayPal è statunitense ed è stata fondata nel 1998, con lo scopo di sviluppare software di sicurezza per dispositivi portatili. Successivamente PayPal ha iniziato a offrire i propri servizi per il trasferimento di denaro online, iniziando ad operare in Europa dal 2007 come banca di diritto lussemburghese.
Ad ogni modo PayPal rappresenta un sistema di pagamento che ha lo scopo di facilitare i trasferimenti di denaro online e gli acquisti sugli e-commerce. Dalla sua fondazione ad oggi il sistema di pagamento si è evoluto offrendo una vasta gamma di servizi. Ad oggi infatti, il denaro depositato sul conto PayPal non può essere utilizzato solo nell’ambito digitale, ma può essere usato per effettuare transazioni nei negozi fisici.
A proposito del conto PayPal, molti utenti si domandano se il fisco possa eseguire controlli alla luce delle novità dell’ultimo biennio.
La risposta è affermativa e sono due i motivi per i quali l’Agenzia delle Entrate ha la possibilità di effettuare controlli sul conto PayPal:
Cos’è l’Anagrafe dei conti correnti?
A proposito dell’Anagrafe di conti correnti è opportuno specificare che, a partire dal 2022, è stato pubblicato un nuovo software di controllo per le comunicazioni dei dati relativi ai rapporti bancari. In sostanza l’Anagrafe dei conti correnti rappresenta un enorme database, in cui sono contenuti tutti i rapporti finanziari dei cittadini.
Lo strumento è stato introdotto con il Decreto Salva Italia voluto dal governo Monti. Esso ha lo scopo di raccogliere in una sorta di banca dati tutti i rapporti che intercorrono tra i soggetti che utilizzano i servizi bancari e gli Istituti bancari stessi.
A proposito dell’Anagrafe di conti correnti bancari è opportuno precisare che l’Agenzia delle Entrate non ha la possibilità di effettuare controlli in maniera indiscriminata.
Dopotutto, lo strumento ha lo scopo di effettuare indagini finanziarie nei confronti dei singoli soggetti, liberi professionisti, titolari di partita IVA e aziende in genere, con lo scopo di individuare eventuali evasioni.
In sostanza, grazie a questa banca dati, l’Agenzia delle Entrate incrocia i dati provenienti dalla Guardia di Finanza e da altri enti, in modo tale da tenere sotto controllo i movimenti in entrata e in uscita dai conti correnti degli italiani.
Tuttavia, la propria procedura prevede che inizialmente ci sia un invito al contraddittorio, permettendo ai contribuenti di fornire la giustificazione delle anomalie registrate. In caso di esito negativo scatta il vero e proprio accertamento da parte dell’Agenzia.
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