All’interno del Pnrr spazio anche ad un interessante bonus assunzione a partire dal prossimo anno. Una misura da 3.750 euro per il biennio. Vediamo i dettagli dell’incentivo e a chi si rivolge.
Il 2023 e il 2024 saranno due anni con tante novità dal punto di vista economico. Tra queste troviamo il bonus assunzione che concede su due anni ben 7.500 euro.
La misura nata dal decreto Pnrr riguarda l’esonero contributivo per chi assume nella propria azienda dei ricercatori. Il provvedimento non riguarda solo questo incentivo ma anche prestazioni integrative e benefici capaci di sollecitare l’attenzione dei ricercatori che sono all’estero e aumentare il numero di dottorati nella penisola. Attenzione a quest’ultimo indicatore dato che i numeri, rispetto all’Europa, sono allarmanti.
Da come possiamo capire, il bonus assunzione riguarda le società che erogano delle borse di dottorato innovativo. Per loro, infatti, ci sarà l’esonero contributivo. Ma come funziona questa agevolazione?
La ricerca in Italia ha bisogno di nuove risorse ed è proprio in quella direzione che viaggia il bonus assunzione per le imprese. Questa agevolazione permette di proporre dei contratti a tempo indeterminato a chi svolge un ruolo di ricerca, questa misura va ad affiancarsi ai tanti annunci che richiedono molte figure in ambito sanitario.
Non andando a considerare i premi INAIL, l’esonero contributivo è del 100% dei contributi previdenziali e viene, come detto, stipulato per 2 anni diventando così, per ogni ricercatore, 7.500 euro che viene adeguato su base mensile. La società che assume deve finanziare per la metà le borse di studio di dottorato innovativo in ambito industriale. Questa operazione ha come finalità di promuovere esperti qualificati e chi si specializza dopo la laurea. Ogni azienda può fare richiesta per due posizioni a tempo indeterminato.
La misura dura per 2 anni e si attiverà al prossimo gennaio e non potrà andare oltre il 31 dicembre 2026. Anche se si deve tener conto della cifra massima consentita e del limite di spesa che ammonta a 150 milioni di euro.
Questo bonus può essere erogato solo in presenza dell’assunzione di specifiche figure che si collegano a determinati requisiti, in questo caso sono due le categorie da considerare:
Dunque, il settore della ricerca italiana potrebbe essere rimpolpato dal prossimo anno. Una soluzione che permetterebbe di ricostruire questo settore in ambito italiano non solo dal punto di vista professionale ma anche dal punto di vista del ritorno di tante individualità che, oggi, sono all’estero a seguito delle mancate opportunità sul suolo italiano.
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