Il mese di gennaio 2023 ha visto arrivare un aumento anche per la tassa di soggiorno. Il rialzo ha colpito le città con grande flusso turistico. Vediamo insieme le attuali cifre.
La tassa di soggiorno è utilizzata sia dalle città italiane che da quelle estere e con l’arrivo del 2023, questa tassa ha visto un aumento davvero incredibile.
Con il passare del tempo, la tassa di soggiorno si è sempre più diffusa diventando una realtà solida a tutti gli effetti. Di certo, il suo aumento ha stranito i tanti viaggiatori ma è un aumento innescato dall’approvazione della legge di Bilancio del 2023. All’interno della legge, infatti, si da il via libera ai comuni, qualora lo volessero, di raddoppiare questa tassa.
Dal via della politica, le amministrazioni possono quindi portare la tassa di soggiorno da 5 fino a 10 euro per ogni persona. La cifra cambia da città a città e dalla struttura che ospita.
L’amministrazione locale va a stabilire il numero di notti a cui è possibile applicare la tassa di soggiorno. Le tariffe, al di là delle variazioni possibili, devono intendersi come singola persona.
Partiamo da Torino dove la tassa di soggiorno viene applicata su 3 mesi di pagamento fino ad arrivare al limite di 7 pernottamenti consecutivi. Qui abbiamo: 1 euro per ostelli e campeggi; 2,30 euro per alberghi una stella, alberghi e Rta a due stelle e strutture extra alberghiere; 2,80 euro per tre stelle alberghi e Rta; 3,70 euro per le quattro stelle; 5 euro per alberghi a cinque stelle e cinque stelle lusso.
A Milano le cifre si dividono su 2, 3, 4 e 5 euro. Al prezzo più basso troviamo ostelli per la gioventù, aziende ricettive, strutture extra alberghiere ricettive, hotel ad una stella, Rta a due stelle. Con 3 euro abbiamo alberghi a due stelle, Rta a tre stelle, case e appartamenti per ferie e vacanze, locande, B&B e Foresterie della regione.
La tassa di soggiorno a 4 euro è destinata ai tre stelle e Rta a 4 stelle mentre a 5 euro abbiamo alberghi a quattro stelle e Rta a cinque stelle.
Nella capitale, la tassa di soggiorno viene applicata per un limite di 10 pernottamenti consecutivi, mentre i pernottamenti diventano 5 per le strutture all’aperto. Con 2 euro abbiamo le strutture all’aria aperta come i campeggi; a 3 euro alberghi e dipendenze di massimo due stelle; a 4 euro per i tre stelle, agriturismi e residenze turistiche; 6 euro per i quattro stelle; 7 euro per i 5 o più stelle.
Per Guest house, affittacamere, ostelli, case e appartamenti, B&B, struttura di campagna, rifugi montani ed escursionistici, case del camminatore, alloggi per i turisti, immobili per locazioni brevi hanno una tassa di 3,50 euro.
A Firenze, l’aumento della tassa di soggiorno si verificherà dall’inizio di aprile, qui la forbice va dai 3,50 per le strutture con una stella euro a 8 euro per gli alberghi a cinque stelle, prima la tassa aveva un costo di 5 euro. In mezzo troviamo: 4,50 euro per i 2 stelle; 5,50 euro per le formazioni extra alberghiere; 6 euro per i tre stelle; 7 euro per hotel a quattro stelle e residenze storiche.
A dispetto delle altre città, la discussione sulla tassa a Napoli è stata rimandata. All’inizio era in programma per dicembre 2022 ma tutto è stato spostato al mese di aprile 2023. Dunque, non si conoscono le mosse che effettuerà la città campana. Da come vediamo, i tanti viaggiatori hanno un piccolo aumento in più per il loro soggiorno anche se, di recente, per loro sono arrivate ottime notizie lato prezzi in calo.
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